Millicent
Il binocolo, quest'oggetto misterioso. La Piccola lo usa regolarmente al contrario. Non è che si sbagli, lei è proprio convinta che gli occhi vadano appoggiati sulle lenti più grandi. Il bello è che riesce pure a vedere qualcosa. Del resto, anche la Grande non era mai riuscita a regolarlo (e a dirigerlo bene sull'oggetto che voleva vedere) fino ad oggi. Dopo una camminata di un'oretta, su un sentiero panoramico a picco sul mare, la Grande ha puntato il binocolo su una colonia di otarie sulla scogliera sotto di noi. Le vedo, le vedo! Ha gridato tutta soddisfatta. A Cape Bridgewater vive una colonia di otarie di alcune centinaia di esemplari. Si tratta in realtà di due gruppi distinti, uno di otarie australiane, l'altro di otarie neozelandesi. Camminando in cima alla scogliera battuta dal vento e dalle onde, per decine di metri basta rivolgere lo sguardo verso il basso per vedere questi splendidi mammiferi marini. Per sentirne l'odore, invece, non occorre fare sforzi, perché le otarie, diciamoci la verità, puzzano di pesce marcio e di stalla, e a Cape Bridgewater si arriva abbastanza vicino da poterlo verificare col proprio naso. La Grande e la Piccola, comunque, sono rimaste sbalordite. Guardate, le otarie si rotolano sugli scogli! Urlava la Grande, sempre alle prese col binocolo. Guardate, si tuffano in acqua e muovono le pinne, giocano! Ovviamente le otarie si tuffavano per cercare pesce, ma in effetti alcune di loro sguazzavano dentro e fuori, come per divertirsi. Desiderando condividere l'euforia con qualcun altro, la Grande ha provato più volte a coinvolgere la Piccola, puntando per lei il binocolo nel modo corretto. I tentativi sono stati regolarmente frustrati, perché la Piccola acchiappava il binocolo e, tutta soddisfatta, lo girava al contrario. La vista delle otarie, comunque, è stata un vero spettacolo, peraltro completamente accessibile: non abbiamo dovuto aderire a nessuna gita organizzata, solo seguire il sentiero e poi guardare. Eravamo, oltretutto, in perfetta solitudine. Dopo, la Piccola e il Papà sono tornati al camper per la via più breve. Io e la Grande abbiamo completato il giro del promontorio, altre due ore di camminata. Sotto di noi, le otarie e le onde. Introno al sentiero, wallaby e canguri.
Per tutto il giorno la Grande ha ripensato allo spettacolo della mattina:- Mamma - diceva - come mi piacerebbe portare i miei amici in Australia, a vedere tutti questi animali! Delle otarie mi sono piaciute le orecchie e l'odore. Le orecchie perché sono piccole e tonde. Non me le aspettavo così.
- L'odore? Ti è piaciuto l'odore? - ho chiesto io incredula (pesce marcio e stalla).
- L'odore, sì, perché è... particolare. Un po' puzza e un po'... è piccante, come il peperoncino!
Risaliamo verso il nord (nella vana speranza di trovare un po' di caldo) e verso Adelaide. Abbiamo lasciato lo stato del Victoria e ora siamo nel South Australia. Stasera parcheggio-campeggio liberissimo, a fianco del parco, al centro di un paese.
L'odore assomigliava a quello delle mucche? Buonissimo odore a detta della nonna.
RispondiEliminapap e mam