lunedì 20 luglio 2015

l'isola dei piccioni

Trincomalee
Un’estate di tanti anni fa, come regalo per la pagella di fine anno, io e mio fratello abbiamo ricevuto due maschere da sub. La sua era verde, la mia rosa. Con quelle esploravamo la scogliera di Catania (a volte anche semplicemente la spiaggia) alla ricerca di qualche raro pesciolino, e già ci pareva di entrare in un mondo incantato. Mi chiedo che emozione abbiano provato le mie figlie oggi, vedendo passare davanti ai loro occhi tanti cuccioli di squalo. A differenza della barriera corallina australiana, per raggiungere la quale si deve passare qualche buona ora in barca, Pigeon Island è proprio al largo di Nilaveli, pochi chilometri a nord di Trincomalee. Per arrivarci basta una barchetta da pescatori che si noleggia per pochi soldi (anche se si deve pagare l’ingresso al Parco Nazionale, che per gli stranieri è abbastanza costoso) e il tragitto dura pochi minuti. Sulla spiaggia di Nilaveli abbiamo anche noleggiato l’attrezzatura da snorkeling per tutti, e quindi ci siamo imbarcati. Certo, maschere e pinne non erano granché: molto cingalesi, diciamo, con alcuni rattoppi, i boccagli legati con lo spago e un elastico che si sfilava di continuo. Ma, appena sotto il pelo dell’acqua, lo spettacolo è stato indimenticabile: intorno all’isola c’è una barriera corallina che ospita centinaia di specie di pesci, e migliaia e migliaia di esemplari che non hanno troppa paura dell’uomo e si lasciano avvicinare. Enormi pesci blu e verdi. Pesci a righe, a pallini, neri e argentei. Banchi di pesci che rimanevano fermi mentre la Piccola si avvicinava. Un piccolo squalo che ha nuotato intorno alla Grande mentre lei lo guardava incantata. Un altro cucciolo di squalo più grosso: sarà stato lungo un metro, forse qualcosa di più, e anche se era un cucciolo metteva lo stesso un po’ di paura. E poi Branchia e Dory, gli amici del pesciolino Nemo, e stelle marine di tutte le dimensioni. La stessa spiaggia dell’isola è interamente ricoperta di corallo asciutto, e oltre a questo ci sono dei meravigliosi alberi, con un breve sentiero naturalistico (che noi però non abbiamo percorso, perché siamo rimasti tutto il tempo in acqua). Al rientro in tuk tuk la Grande,  che evidentemente non ha dimenticato le sue elucubrazioni sul buddismo, ha sciolto il dilemma:- Ho deciso - ha proclamato con aria solenne - se rinasco e non posso rinascere donna, voglio diventare un pesce della barriera corallina. Così nessuno mi pesca. 

3 commenti:

  1. Ma come...avevo controllato il vostro blog pochi giorni fa, lo sentivo io che prima o poi vi avrei trovato :-), ora mi leggo quanto mi son persa e vi seguirò ogni giorno...per intanto so solo che siete in Sri Lanka....un abbraccio ! Bruna

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  2. Ricordi ,esperienze e sensazioni indimenticabili, per grandi e piccoli.Mam.

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