sabato 27 giugno 2020
lo vedremo domani
Inauguriamo un'interessante novità: il bagaglio trascinato. La preparazione si è protratta per giorni. Determinata a ricordare tutto - ma proprio tutto - il necessario, calata nella parte della mamma onnipresente e previdente, trascino per casa da una settimana gli oggetti più disparati. Li infilo nello zaino senza un ordine preciso, a volte senza nemmeno un criterio. Le prove di carico si succedono sera dopo sera e non siamo mai soddisfatti. C'è sempre qualcosa di troppo ingombrante, di troppo pesante, qualcosa che manca. Fino a ieri mancava anche lo zaino: mi sono accorta all'ultimo che tutto non ci stava e sono corsa trafelata al più vicino negozio di articoli sportivi. L'acquisto è stato ostacolato dal fatto che a Trento era la festa del patrono: arrivando all'ingresso ho trovato la serranda abbassata. Ho vissuto attimi di vera disperazione prima di rendermi conto che l'apertura era solo rimandata di qualche ora. Ora lo zaino troneggia in cucina, pieno di oggetti selezionati, ripiegati, trascinati. Non sono affatto sicura che lavorarci per una settimana abbia prodotto gli effetti che speravo. Non credo che ci sia tutto. A completare la mia sensazione di inadeguatezza, immancabile ad ogni partenza, è intervenuta la Grande: «Non riuscirai mai a trasportarlo - mi ha detto poco prima di andare a letto, con l'aria di chi sottolinea un'ovvietà - è troppo pesante per te». Per tutta risposta ho attaccato alla cerniera un portachiavi a forma di pesce. Dalla tasca centrale spunta il musino di Tullia, la volpe di peluche che il Piccolo ha scelto per dormire. Ci sono le lenzuola anticimici, arrivate nuove nuove dall'Inghilterra. Spazzolini per tutti, bandane, calzini. Quello che manca lo scoprirò domani.
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Avete la vostra capacità, cosa deve mancare? pam
RispondiEliminaCoraggio,coraggio,coraggio.Piazza S.Pietro è bellissima.Mam
RispondiEliminaBuon cammino! Vi seguirò con tanto interesse! Elisa
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