venerdì 23 luglio 2021

nel castello di Paolo e Francesca

TAPPA 26 - DA FORLÌ A CUSERCOLI 28 KM Il momento del messaggio di ieri sul telefonino: me lo ricorderò per sempre. "Come preferite le pizze?" diceva. Noi eravamo fermi al parco, con un panino in mano, mentre il Piccolo si lanciava ripetutamente dallo scivolo. In sosta, all'ombra, la consapevolezza di un letto che ci aspettava a Ronco e un amico che chiede cosa farci trovare per cena. Non si può essere più felici di così. A Ronco siamo davvero stati trattati da amici: stanza fresca e cena in compagnia. Per darci il benvenuto, don Giovanni e Lello hanno organizzato una cena all'aperto. Pizza da asporto (la Grande una diavola, il Piccolo aggiunta di basilico, come quando la ordiniamo a casa), birra e perfino il gelato alla fine. Abbiamo condiviso chiacchiere e risate. Abbiamo raccontato dei nostri cammini, sentito i racconti delle vacanze in Trentino. Grazie ragazzi, grazie davvero. Abbiamo dormito benissimo e questa mattina siamo ripartiti al solito orario, le 6, alla volta di Cusercoli. Ci avviciniamo agli Appennini e cominciano le prime salite. All'uscita da Fratta Terme, in cima a un colle, ci emozionano i girasoli e il panorama. Dopo settimane di pianura, sotto e intorno a noi si vedono le colline. A Meldola troviamo il panificio, il fruttivendolo e un parco giochi dove mangiare. Tutto vicinissimo. Per altri versi, anche questa è una gioia. Ma poi diventa tutto più difficile: la temperatura sale di molto, sbagliamo strada, torniamo indietro, cerchiamo di recuperare facendo un pezzo della variante per biciclette, a fianco della strada provinciale. A Cusercoli arriviamo tardissimo e dobbiamo raggiungere il castello, sulla sommità del borgo. L'ultima salita, su acciottolato dove perfino le nostre ruote grandi vanno a fatica, pesa più di tutte. Sulla carta (cioè sulla guida) la tappa dovrebbe essere di 28 chilometri, ma alla fine il contapassi del mio cellulare ne segna 34. Chissà. Quel che è certo è che dormire proprio dentro al castello medievale è un autentico privilegio da pellegrini. La fatica dsi dimentica in un attimo. Pare, fra l'altro, che la storia d'amore fra Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, resi immortali dai versi di Dante, sia iniziata proprio fra queste mura, e qui i due amanti siano stati uccisi dal marito di lei. Recito ai miei figli una parte del quinto canto dell' Inferno. "La bocca mi baciò tutto tremante" rimane il più bel verso d'amore che sia mai stato scritto. Il Sommo Poeta è ancora con noi.

3 commenti:

  1. Le emozioni si sovrappongono le une alle altre.

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  2. dante E' Grande ma anche voi lo siete.Avanti così,GRANDISSIMI.Mam

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  3. A parte la fatica sicuramente immensa penso che questi cammini favoriscano anche la solarità,l'apertura verso il prossimo e la comunicativita' È bello relazionarsi con simpatia e fiducia verso il prossimo qualunque esso sia conosciuto ma soprattutto sconosciuto.Brava un bel percorso educativo per i tuoi ragazzi . Leonessa sempre attiva

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