mercoledì 28 luglio 2021

si paga

TAPPA 31 - DA LA VERNA A POGGIO D'ACONA 15 KM La Verna val bene un'eccezione: questa mattina, con sprezzo del pericolo, abbiamo violato la prima regola del bravo pellegrino, ovvero quella di partire prestissimo. Ci sentivamo del resto confortati dalla brevità della tappa, che la guida indicava come tutta in discesa. E volevamo al tempo stesso godere fino all'ultimo dell'atmosfera del santuario. Abbiamo partecipato alla liturgia del mattino (ieri sera io e la Media siamo andate anche a quella di compieta), con i posti a sedere vicino alle reliquie del Santo. Abbiamo approfittato della colazione, invero piuttosto frugale, e con tutta calma abbiamo salutato il santuario verso le 9 del mattino. Per un pellegrino è un orario inverecondo. E la trasgressione purtroppo, si paga. Mossi i primi passi cominciamo a seguire le frecce, ma dopo pochi metri ci rendiamo conto che il percorso indicato contraddice la descrizione della guida. Troviamo un ufficio informazioni turistiche a cui chiediamo spiegazioni, ma l'impiegata non sa nulla della Via Romea (il che ci dice qualcosa sugli uffici informazioni turistiche, visto che non è la prima volta che capita) e ci manda ancora più lontano, lungo la strada provinciale. Proviamo a chiedere aiuto al GPS, ma il telefono non ha campo: niente da fare. Il tutto è segnato dalla vigorosa colonna sonora del Piccolo, che imita il verso della gallina a volume da stadio. Alla fine decidiamo di seguire la guida cartacea e ci riportiamo con fatica sul percorso, ma intanto abbiamo perso tempo ed energie aggiungendo vari chilometri. Non voglio nemmeno sapere quanti. Iniziamo il percorso vero e proprio quando fa già molto caldo, e il sentiero non aiuta per nulla. La guida lo descrive come percorribile anche in bicicletta. Intende probabilmente una bicicletta alata, perché qui è una pietraia fangosa e le ruote fanno davvero fatica. Oltre al fatto che rischiamo di rompere un semiasse più o meno ad ogni passo. A Chitignano arriviamo già molto affaticati e abbiamo percorso solo 11 chilometri. Ci consoliamo al bar, con un memorabile piatto di affettati e formaggi in quantità più che generosa. La proprietaria ci fa un prezzo vantaggioso, il che aiuta l'umore. Ripartiamo rinfrancati. Ormai manca poco a destinazione (abbiamo deciso di allungare la tappa fino a Poggio D'Acona) ma il sentiero peggiora di nuovo. Arriviamo a metà pomeriggio e con grande fatica. La nostra sistemazione di oggi è una casetta nel verde. Domani si torna a partire a ora pellegrina.

2 commenti:

  1. Gli imprevisti fanno parte del cammino

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  2. coraggio,coraggio,coraggio.Il bello della vita sono gli IMPREVISTI.Mam

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