martedì 8 giugno 2021

la prima e l'ultima

16 maggio 2021 TAPPA 4 - da Bressanone a Chiusa 15 km Una delle gioie del mattino è vedere la città prima di tutti. Attraversarla all'alba, mentre la gente dorme, scattare le ultime foto e tenersi stretta, per qualche minuto, l'impressione di averla tutta per sè. Così è Bressanone questa mattina per noi. Camminiamo sotto i portici, sbuchiamo in piazza Duomo e non c'è ancora nessuno, nemmeno il sole. Peccato solo che la puntualità ci galvanizzi, e quindi decidiamo di premiarci con una colazione luculliana e una visita al chiostro del Duomo. Affreschi e cornetti sono uno spettacolo su cui indugiamo un po' troppo, e iniziamo la tappa con una certa fatica. La prima salita è molto impegnativa. Lo sarà anche l'ultima, ma per ora è meglio non saperlo. Ci immettiamo sul "sentiero del castagno" (lo seguiremo per parecchi chilometri, anche nelle tappe successive) e continuiamo a salire fino alla chiesa di San Cirillo, che ha un grande affresco di San Cristoforo: per un pellegrino il passaggio è d'obbligo. Il Piccolo percorre a piedi quasi tutta la salita (cavandosela peraltro benissimo) perché il sentiero ostacola le nostre ruote da corsa. A pranzo un pastore maremmano libero insidia i nostri panini, mentre noi resistiamo con fatica alla tentazione di portarcelo a casa. In compenso i bambini si rotolano con lui (lei, probabilmente) sull'erba, e quindi dopo aver mangiato siamo tutti di un bel colore marroncino e puzziamo di cane, in perfetto spirito da viandanti. Riusciamo a visitare Castel Velturno, spettacolare residenza rinascimentale del principe vescovo; ci colpiscono gli intarsi in legno nelle stanze del padrone di casa, ma il cielo minaccia pioggia e quindi sgombriamo velocemente. La salita peggiore della giornata è l'ultima, quella al Monastero di Sabiona. Ai lati ci sono addirittura dei cordini d'acciaio per aiutarsi con le mani. Io purtroppo non ne posso approfittare, perchè le mani mie sono impegnate a spingere il passeggino. Il Piccolo si è addormentato (la levata all'alba a volte è traditrice), svegliarlo mi dispiace e quindi porto tutto il suo peso fino in cima. La rupe è soprannominata "Acropoli del Tirolo" e passo dopo passo ne capisco il perché. Il convento è spettacolare: comprende varie chiese, in una commistione di stili diversi, a partire dal periodo retico (il vescovo Ingenuino vi si installò nel 578) fino all'epoca barocca. Da qui sopra si vede Chiusa, proprio sotto i nostri piedi.

Nessun commento:

Posta un commento