martedì 11 maggio 2021

dove stai andando

8 maggio 2021 TAPPA 3 - da Fortezza a Bressanone - 11 km La strada romana è stupefacente: un tratto di acciottolato talmente ben conservato che potrebbe essere ancora carrozzabile, se non fosse ovviamente ben protetto. Rimane tuttavia "passegginabile", ed è da qui che inizia la nostra tappa di oggi. I bambini percorrono la via romana saltellando, fra i pannelli che ne raccontano la storia e il fiume Isarco che scorre proprio sotto. È strano e affascinante, il piccolo borgo di Fortezza. All'ingresso del paese c'è una cittadella di container: sono gli operai che lavorano al tunnel del Brennero. Poi la piccola stazione, l'albergo Posta dove una volta ci piacerebbe pernottare, la chiesa con cimitero di croci in ferro battuto, nello stile dell'Alto Adige. Ancora più avanti c'è una terrazza sporgente proprio sul fiume, che qui si allarga fino alle dimensioni di un lago, per effetto della diga; le ringhiere trasparenti danno la strana sensazione di stare con i piedi sul pelo dell'acqua. Ma il luogo a cui dedichiamo più tempo, a dire il vero, è il supermercato: la Famiglia in Cammino, essendo dotata di figli voraci, è piuttosto legata alle necessità terrene e non può permettersi di partire senza un'abbondante scorta di panini per il pranzo. Rassicurati dall'abbondanza di viveri, sgambettiamo con passo allegro sulla ciclabile verso Bressanone. Il programma è fermarsi dopo poco per visitare il gigantesco forte da cui prende nome il paese: il complesso risale alla prima metà XIX secolo, fu edificato qui a presidio del punto più stretto della valle ed è grande come 8 campi di calcio. Fu costruito in soli 5 anni: Ferdinando I d'Austria aveva fretta. Siamo molto curiosi di attraversare corridoi e stanze di quello che immaginiamo come un suggestivo labirinto, ma dobbiamo fermarci all'ingresso: accesso consentito solo a chi può esibire il Green Pass; vaccinazione effettuata, tampone negativo o guarigione da Covid. Non rientriamo in nessuna delle categorie. È con una certa delusione che prendiamo un depliant (lo sfoglieremo avidamente durante le soste), giriamo i tacchi e includiamo la fortezza di Fortezza (così amano ripetere i bambini) nella lunga lista dei programmi post-Covid. Ci rifacciamo, però, con l'abbazia di Novacella, alle porte di Bressanone. Qui solo i cortili esterni sono visitabili, ma possiamo riempirci gli occhi con l'antico Pozzo delle Meraviglie. L'abbazia è famosa per la produzione di vino. Due bicchieri di Gewürztraminer per gli adulti, salsicce bavaresi e brezel per i minori. Mettiamo il timbro sulle credenziali ed entriamo a Bressanone lungo le rive dell'Isarco. La tappa era breve, nessuno è stanco. La Media prende il Piccolo per mano: - Dove stai andando, Luciano? - A Roma! - risponde lui alzando le braccia. - E da dove sei partito, questa volta? - Lui, un po' più forte: - Dal Brennero! - Quanti chilomentri mancano? - Sessanta... Quattordici... - esita un attimo, poi si illumina e grida: - Milleeeeee! - Corrono tutti e tre verso l'enorme piazza del Duomo.

1 commento:

  1. straordinari tutti, comunicate sensazioni indescrivibili a parole

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