venerdì 2 agosto 2019

notte sotto le stelle

Wadi Rum
Da quando era neonato, e teneva sveglio tutto il caseggiato con le sue urla notturne, il Piccolo ha un particolare gesto d’amore: gli piace accarezzare le ciglia. È un gesto riservato a pochi intimi: io, il Papà, la nonna. Il Piccolo mi accarezza le ciglia prima di andare a scuola materna, se anch’io sono a casa. Oppure prima di andare a dormire. O quando arriviamo in un posto nuovo, in cui ancora non si sente a suo agio. La notte scorsa è rimasto accoccolato sul mio fianco, con le mani sui miei occhi, a ripetermi paroline dolci come un fidanzato. Del resto la situazione era da film romantico: abbiamo dormito sotto le stelle, con un tappeto e qualche materasso per terra. 
Sopra di me il cielo stellato, diceva Kant. E fin qui ieri c’era anche la Famiglia in cammino; sorridente, eccitata e sporca di deserto. Ma poi Kant proseguiva: Dentro di me la legge morale. E su questo c’è da migliorare: vicino a me avevo tre bambini esagitati, che sgomitavano per un pezzo di coperta ed indicavano costellazioni a caso, ad alta voce, spaventando animali (pochi) e uomini (ancor meno) nel giro di qualche chilometro. I Sauditi, a pochi chilometri da noi, avranno di certo sospettato pericolosi disordini politici e saranno stati felici della loro frontiera chiusa.
In realtà dormire sotto le stelle coi bambini ha una serie di lati positivi, ma anche alcuni lati negativi. La Mamma in cammino è rimasta sveglia fino più o meno alle 3, e quindi è in grado di stilare un elenco, dividendo le voci:
Aspetto positivo: si vede il cielo come non lo si è visto mai. La Via Lattea appare in tutto il suo spettacolo, riconoscibile per chiunque, perfino per noi. Di stelle cadenti, in una notte sola, credo di averne visto una cinquantina, senza esagerazioni. Ad un certo punto ho pensato - le assurdità che uno pensa di notte - che fosse una buona idea esprimere sempre lo stesso desiderio. Se il diritto ad esaudirlo spetta a chi lo ha espresso più volte, sono candidata alla vittoria.
Aspetto negativo: i bambini non hanno chiarissimo il fatto che, se si mettono due materassi per terra, non si può avere lo stesso spazio che si ha nel proprio letto. Quindi si muovono, si girano, si appropriano di coperte e cuscini senza farsi domande. E in breve tempo, complice una lieve pendenza nel terreno, mi sono trovata a dormire proprio sulla nuda terra. La mia schiena ancora ringrazia.
Aspetto positivo: dormire vicini-vicini, stretti l’uno all’atro mentre fuori tutto è immenso, ha davvero qualcosa di poetico. Quand’erano piccole, la Grande e la Media venivano nel lettone la domenica mattina. Ora non lo fanno più da un po’, ma ogni tanto ci vorrebbe. Le coccole del Piccolo me le ricorderò per sempre. E anche la manina tesa della Media, a cercare la mia, quando si è svegliata durante la notte.
Aspetto negativo: la paura. I miei timori radicati di donna occidentale hanno assunto le sembianze di uno scorpione. Non mi ricordo dove ho letto che gli scorpioni amano il calore, e quindi durante la notte tendono ad infilarsi nelle scarpe o sotto i letti. Ho pensato che le nostre coperte potessero essere attraenti, e quindi ogni dieci minuti mi alzavo e le scuotevo per scacciare eventuali intrusi muniti di pungiglione. Ovviamente nemmeno l’ombra di uno scorpione. Nemmeno una formica. Niente.
Aspetto positivo: l’eccitazione dei bambini. Era commovente vedere il loro spirito d’avventura, la loro speranza che questa notte non finisse mai. È commovente vedere come il massimo del divertimento per loro coincida ancora con la trasgressione in compagnia di Mamma e Papà. Me lo devo ricordare, perché non durerà per sempre. Anzi, non durerà per molto. 
Aspetto negativo: l’eccitazione dei bambini. Ovviamente il tempo impiegato per addormentarsi è stato decisamente superiore al solito, con contorno di litigi, pianti e manate. Il che può togliere un po’ di poesia.
Aspetto positivo: l’alba. L’alba rosa, col sole che arriva piano pianissimo da dietro la montagna, come uno non lo vede mai perché sta sempre dormendo. E accorgersi che sì, stiamo ancora tutti bene, gli scorpioni erano solo nella mia testa, e i bambini sono riusciti a dormire perfino più di quello che pensavo io. E non c’è stato troppo freddo, non c’è stato troppo vento, soltanto c’era la sensazione della libertà.
Forse nella mente dei miei figli altri ricordi arriveranno a sbiadire questo. Arriveranno altre compagnie, altri amori, altri viaggi. Forse questa notte abbracciati a Mamma e Papà dovremo ricordargliela noi, perché sarà sepolta in un angolo polveroso della loro mente. Ma io questa paura degli scorpioni, queste stelle cadenti, e le carezze dei miei figli e ai miei figli, e quest’alba, tutto porterò sempre con me. 

1 commento:

  1. I desideri rivolti alle stelle si esaudiscono. I ragazzi ricorderà no,non sono esperienze c'è si dimenticano. pap

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