mercoledì 11 agosto 2021

i tre boschi e la piccola

TAPPA 43 - DA VETRALLA A SUTRI 24 KM Il gioco-tormentone di questo Cammino è stato quello della "piccola". Mentre la Grande prende rispettosamente le distanze, il Piccolo e la Media si scambiano i ruoli: lui fa la parte del fratello maggiore, lei quella della minore. Lei si fa prendere per mano, imita il balbettare di un bambino molto piccolo, fa i capricci. Lui la prende per mano, le spiega come proseguirà la tappa, qualche volta la rimprovera. È da un mese che quasi tutti i giorni giocano "alla piccola". Oggi il gioco della "piccola" è proseguito per tutto l'attraversamento del bosco di Sutri, poco prima dell'arrivo. Era l'ultimo dei tre boschi di oggi: il primo subito fuori da Vetralla, con piante d'alto fusto. Abbiamo perfino incontrato cinque piccoli cinghiali che si rincorrevano in fila indiana. Fortuna che la loro mamma ha deciso di lasciarci vivi. Il secondo bosco era in realtà una vasta coltivazione di noccioli, tra i quali il sentiero si snoda come un labirinto, per fortuna molto ben segnalato. In mezzo ai noccioli ci siamo fermati alle cosiddette Torri di Orlando, che sono in realtà monumenti funerari di epoca romana. Il terzo bosco, quello di Sutri, più fitto e quasi tropicale, con un sentiero stretto ma sempre percorribile, liane a sfiorarci le spalle e un ruscello al nostro fianco. All'uscita, il maestoso anfiteatro romano di Sutri, la "perla della Tuscia". Sul tratto laziale è probabilmente questa la tappa più bella.

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