giovedì 3 agosto 2017

la loro prima discoteca

Vank (Nagorno Karabakh)
Il Piccolo ama ballare. Ai tempi del pancione lo sentivo agitarsi ogni volta che alzavo il volume della musica (cosa che faccio sempre, appena la Grande si allontana; altrimenti mi toccano le sue lamentele). Oggi basta entrare in un centro commerciale, o passare vicino ad un semaforo e sentire un'autoradio, e comincia ad agitarsi. Muove a ritmo frenetico fianchi e spalle, alza le braccia fin sopra la testa; la cosa divertente è che sembra risponda automaticamente. Sente la musica e istantaneamente comincia a ballare, mettendoci ogni volta il massimo dell'impegno. Quindi stasera è stato lui il primo a partire, agitandosi come un pazzo e battendo le mani mentre eravamo ancora seduti al tavolo della cena (la solita cena ordinata alla cieca, e con il dubbio che il cameriere non avesse capito nulla; invece, come le altre volte, ci è andata bene).
Alloggiamo in un albergo folle, che ha la forma di una nave e si affaccia su un fiume. Sull'altra sponda, collegata da un ponte stile "capitan Uncino", c'è una pista da ballo in legno, che stasera è stata trasformata in discoteca. Balli di gruppo, luci psichedeliche e tutta la gioventù del paese radunata per l'occasione. Il Piccolo è letteralmente impazzito, tanto che facevo fatica a tenerlo in braccio. Nemmeno il tempo di guardarmi intorno e la Media si era già buttata nella mischia. Ha conquistato rapidamente il centro della pista, ballava tenendo per mano le ventenni presenti, non si tirava indietro nemmeno di fronte ai balli di gruppo, che ovviamente non conosce. Più difficile è stato coinvolgere la Grande: Troppo faticoso - ripeteva - e musica a volume troppo alto. Poi, però, si è lasciata trascinare dalla sorella. Nel frattempo, con la scusa di far ballare il Piccolo, e memore delle mie nottate danzanti di qualche decennio fa, mi ero lanciata anch'io (il Papà si è invece rapidamente - e saggiamente - dileguato).
Chissà come eravamo a vederci da fuori. Una madre dal sorriso ebete con un bimbetto impazzito in braccio, due bambine saltellanti al centro della pista. La loro prima serata in discoteca. Il difficile verrà quando non vorranno più andarci insieme alla loro mamma... ma è un pensiero che scaccio dopo un attimo; per ora ballo insieme a loro, e basta.

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