sabato 5 agosto 2017

per fortuna c'è il traduttore

Getik 
La Grande e la Media stanno facendo il formaggio. Armeggiano in cucina insieme alle donne di casa e preparano l'impasto, che deve riposare per dodici ore prima di essere lavorato a pasta filata. Il Piccolo non si unisce alla preparazione: è molto impegnato a spostare le proprie scarpe e le mie da un lato all'altro della stanza. E quando ha finito di spostarle da un lato, le riprende e le sposta dall'altro.
Siamo in una casa di turismo rurale: una famiglia di contadini di montagna mette a disposizione alcune stanze del proprio appartamento, ed è previsto che gli ospiti partecipino alle attività di casa: domani le bambine finiranno di preparare il formaggio, macineranno il grano e parteciperanno alla mungitura delle mucche. È un progetto di turismo sostenibile che nasce per sostenere le attività della zona: anche se siamo a due passi dal lago Sevan, grande attrazione turistica, questa è una valle molto povera. 
Tutto molto interessante, anche se organizzare le attività di domani è stata un'impresa, perché ovviamente in questa famiglia parlano solo armeno. Di solito troviamo più veloce (e divertente) spiegaci a gesti, ma questa volta ricorriamo alle meraviglie di Google traduttore. Questo rende tutto un po' surreale (io e la padrona di casa ci parliamo stando in silenzio, solo mostrandoci i cellulari col contorno delle bambine che ridono) e complica spaventosamente la situazione; l'italiano e l'armeno hanno evidentemente strutture molto diverse, e quindi dal traduttore spesso escono mostri. Esempio. Domanda mia: 
- Cosa possono fare le bambine domani?
Risposta: - Cosa piace? (E fin qui ci capiamo)
- Vorrebbero provare varie attività
- Siamo in condizione di sparare il grano 
- Non capisco...
- La granaglia bruciata
- ...
Oppure:
- A che ora faranno il formaggio?
- Formaggio di filo
- ...
Ripensandoci, non sono affatto sicura di aver capito il programma di domani.

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