mercoledì 15 gennaio 2014

ora è il momento

Oggi è venuta a trovarmi la mia amica C con i suoi splendidi bambini, la femminuccia proprio uguale a lei, il maschietto una copia del suo papà (il che mi fa sempre un po' di invidia, perché nessuna delle mie figlie mi somiglia. Non in viso, almeno). Volevamo salutarci. Abbiamo guardato su internet decine di foto di canguri e koala. Le ho detto del piccolo camper che noleggeremo a Sydney, della nave per la Tasmania e dei 40 gradi di Melbourne. Le ho mostrato il campeggio che abbiamo prenotato per i primi giorni, con parchi giochi, tappeti per saltare e canguri che girano liberi, ma questo per ora non lo dico alla Grande e la Piccola, per non togliere il gusto della sorpresa. Le ho parlato del volo di 20 ore, del fuso orario che ci frullerà, delle mute che abbiamo comprato per tutti e 4, perché pare che l'oceano sia sempre freddissimo, anche in estate.
Ho detto alla mia amica che ho voglia di cambiare aria, che abbiamo sognato quest'avventura per anni e che ora è il momento, se non partiamo adesso non partiamo più, perché a settembre la Grande andrà in prima elementare, e mica si può stare per mesi assenti da scuola.
Non le ho detto della mia solita paura. Paura di non riuscire a chiudere lo zaino, di non riuscire ad andarmene. Di non riuscire a prenderlo, quel maledetto volo di 20 ore, che mi porterà lontano lontano da qui, dalla mia vita imperfetta e faticosa, ma molto simile a come la voglio. Ho paura di non riuscire a sistemare tutto, il passaggio di consegne col mio supplente al lavoro, il bagaglio che dev'essere leggero ma completo, l'iscrizione della Piccola e della Grande a scuola (ma poi, a quale scuola?). Ho tanta voglia di rimettermi in cammino e la stessa, sempre la stessa maledetta paura di non farcela.
Sabato pomeriggio partiamo per un viaggio di 3 mesi in Australia. Le bambine hanno avuto il solito taglio di capelli (modello ti-faccio-lo-scalpo) che precede ogni partenza.
Il resto è tutto ancora per aria.

2 commenti:

  1. Guarderò l'Australia da questa finestra. Che esperienza per voi e le bambine! E capisco la paura, ma ammiro la forza e la determinazione con cui la tenete a bada.
    Buon viaggio!

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