venerdì 28 luglio 2017

alla ricerca del pisellino

Halidzor
Ci dirigiamo a est, verso il Nagorno Karabakh, sulla strada per l'Iran. L'area di Sisian è praticamente un immenso altopiano. Ai bordi della strada ci sono centinaia di arnie e minuscoli banchetti di vendita di miele. Dietro ad ogni banchetto c'è di solito un piccolo caravan attrezzato per dormire, oppure una tenda; tutti questi venditori sono dei "nomadi delle api", che d'inverno vivono nei loro villaggi (anche a decine, centinaia di chilometri di distanza) e d'estate si spostano per raccogliere il miele e venderlo. Non possono permettersi (o le distanze non permettono) il pendolarismo e quindi loro rimangono per mesi, qui, a bordo strada, in una vecchia tenda o una roulotte sgangherata, ovviamente senza servizi. Ci fermiamo al banchetto di una coppia di anziani. I bambini, si sa, aprono tutte le porte e quindi la Famiglia in Cammino viene invitata a mangiare un po' di frutta all'interno della tenda. Due letti, due sgabelli, niente che il Piccolo possa rompere. Lui peraltro se ne sta abbracciato al Papà. Sorride alla signora ma non vuole saperne di darle la mano. Molto più espansive sono le ragazze. La signora, una fila di denti d'oro, fazzoletto in testa e ovviamente nemmeno una parola in nessuna lingua (a parte l'armeno; ma a questo punto siamo noi a non seguirla), ci fa sedere e ci offre della frutta. Chiacchiera continuamente, sorride, porta mele minuscole (che la Grande e la Media apprezzano molto) e pesche. Le ragazze sono ammaliate in un attimo: Perché non lo facciamo anche noi, mamma? - chiede con insistenza la Media - Fare cosa, tesoro? - Ci compriamo una tenda e veniamo a vivere qui. Vendiamo miele, nessuno va più a scuola e stiamo sempre in campeggio - Temo di non essere pronta, tesoro...
La signora continua a farmi domande sui bambini. Io immagino che voglia sapere i loro nomi. Li proncuncio indicandoli uno ad uno e aggiungo le loro età. Lei però non è soddisfatta, continua a dirmi la stessa cosa, ma io non ho la più pallida idea di cosa stia chiedendo. Ad un certo punto si avvicina al Piccolo e sposta in un attimo pantaloncini e pannolino; vede il pisellino, esulta a gran voce e batte le mani. Non ero riuscita a farle capire che è un maschio...

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