giovedì 10 aprile 2014

quindicimila

Sydney
Il camper era casa nostra: lasciarlo è stato triste e faticoso. Come in tutti i traslochi, spuntavano oggetti da ogni cassetto, dagli armadietti, dagli angoli. Proprio quando pensavamo di aver finito, si presentava un altro lavoro da terminare, un'altra cosa a cui trovare spazio in valigia. Come in tutti i traslochi, abbiamo buttato via un sacco di roba potenzialmente utile; in compenso abbiamo tenuto giocattoli, vecchie sorpresine Kinder, varie stupidaggini che in quel momento ci sono sembrate un ricordo.
E in un attimo il nostro viaggio in Australia è finito.
Nell'outback avevamo guidato per centinaia di chilometri senza incrociare un veicolo. Oggi arrivare a Sydney, e soprattutto attraversarla, è stato un delirio di traffico congestionato e lavori stradali. Abbiamo vissuto un'estate caldissima, ma qui piove, fa freddo, c'è bisogno di ombrelli e felpe. Per tre mesi abbiamo cucinato sempre, tre pasti al giorno. Questa sera abbiamo camminato un po', e siamo finiti in un ristorante malese alla buona. Non che fosse male: anzi, le bambine hanno ingurgitato enormi piatti di riso saltato e germogli di bambù. Ma era strano trovarsi in un locale, pigiati, a sentire le chiacchiere degli altri e con una gentilissima signorina che ci portava i piatti. E com'è che sopra le nostre teste non si vedeva la Via lattea, ma solo luci al neon?
La Grande e la Piccola giocavano da sole sull'erba, sulla sabbia, al parco. Correvano incontro agli animali e poi da noi, di nuovo. In città, sui marciapiedi, bisogna tener loro la mano, e ci agitiamo al pensiero che si allontanino.
Dormiamo in ostello spartano, ragionevolmente vicino al centro (ora siamo a piedi) e carissimo, come tutto qui a Sydney. Ci sentiamo in cattività. Entrando nel dormitorio, piccolo piccolo, con mura in cemento e nessuno sfogo sull'esterno, abbiamo avuto una vaga sensazione di claustrofobia. Più che vaga, in effetti. Siamo animali selvatici catturati e messi in gabbia.
Prima di abbandonare il camper abbiamo dato un ultimo sguardo ai chilometri percorsi: in questi tre mesi ne abbiamo fatti quindicimila.

3 commenti:

  1. Caspiterina 15.000 km e non sentirli.pap

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  2. La vita è un continuo "viaggio",domani si ricomincia!Mam.

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  3. ohhhhhh finalmente tornate! Andrà tutto benissimo. Vi aspettiamo. bacio Chiara

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