mercoledì 2 aprile 2014

ritorno alle origini

Agnes Water
Ho ceduto. Da settimane le bambine non ricevevano un regalo, tranne l'uovo Kinder la domenica. Le uova Kinder sono diffuse anche qui in Australia, con la stessa carta bianca e rossa. Questo ci ha consentito di mantenere una piccola tradizione della nostra "verissima casa", ovvero l'ovetto la domenica, dopo colazione. Ma regali veri e propri cerchiamo di non comprarne, per ragioni di soldi e di spazio.
La Grande, però, aveva puntato da giorni un giocattolo. Oggi, all'ennesima richiesta, ho sentito un raro moto di tenerezza e le ho detto di sì. Il problema è che il giochino non è dei più pratici per chi fa vita da nomade: si tratta di un uovo simile a quelli di una gallina, da lasciare immerso in acqua per 48 ore, finché non si apre e ne esce una tartaruga. L'operazione non è banale, perché il camper ovviamente si muove. Ma abbiamo sacrificato uno dei nostri contenitori ermetici per alimenti alla causa della tartarughina, e ora l'uovo aspetta di schiudersi sul bancone del camper. Ovviamente ho comprato un regalino anche alla Piccola, che ha optato per il peluche di una tartaruga.
Ci troviamo effettivamente in zona di tartarughe marine. Chissà che gli incauti acquisti non portino fortuna, e magari riusciamo a vederne qualcuna in libertà. Questo forse lenirebbe il disappunto del Papà: lui, severo censore dei costumi e ligio controllore delle finanze, disapprova totalmente i regalini. Ma tant'è, ormai le tartarughe fanno parte dell'equipaggiamento del camper, sempre più numeroso e debordante. Alla dotazione iniziale, molto ridotta ma pur sempre moltiplicata per 4, abbiamo aggiunto nell'ordine: tavola da surf; skateboard; enorme catino in plastica per lavare i piatti nella campagna; tanica da 20 litri (che teniamo sempre piena) per doccia selvaggia; e perfino due lunghissimi tubi galleggianti, di quelli che si usano in piscina per imparare a nuotare, regalati alla Grande e alla Piccola da una sconosciuta signora. Mettere ordine, e trovare uno spazio per ogni cosa nel nostro minuscolo camper, è un puzzle sempre più complicato.
Questa mattina abbiamo lasciato Myella Farm, che le bambine ricorderanno per un pezzo, e siamo andati di nuovo verso il mare. Il tutto ha un vago sapore di ritorno alle origini: anche adesso, come all'inizio del viaggio, troviamo lunghe spiagge solitarie, mare freddino e onde adatte al surf; la Grande è stata ben felice di rispolverarlo, e anche la Piccola si è buttata senza paura.
Dormiamo in una camp area gestita dall'ente pubblico; è molto spartana, ma ormai anche le bimbe si sono abituate alla doccia fredda. Come all'inizio del viaggio, abbiamo avuto una giornata calda, ma in serata la temperatura è scesa notevolmente. Mentre gli australiani rimangono in canottiera e infradito, io ho tirato fuori calzini e felpe.

2 commenti:

  1. Ritorno alle origini.....è un bel ritorno.pap

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  2. Mettere in ordine in uno spazio piccolo,servirà anche nella"verissima casa"Mam

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