lunedì 7 aprile 2014

sotto le docce

Sto sicuramente invecchiando: un sintomo evidente è che i ragazzi di Byron Bay, con la loro aria hippy e alternativa, mi ispirano tenerezza. Certo, avrei voluto essere come loro, e forse lo vorrei ancora. A volte vorrei essere una ventenne, piena di piercing e coi capelli rasta, senza lavoro, senza arte né parte, a spasso per l'Australia. Si potrebbe dire che la mia è solo invidia, e il ragionamento sarebbe fondato. Tuttavia continuo a provare tenerezza per queste orde di post-adolescenti che camminano scalzi, con l'aria da poveri in canna, e intanto prenotano lanci sky-diving da 350 dollari per 10 secondi. Si sentono vicini allo stato di natura, e intanto affollano locali dove un gelato costa 7 dollari, dopo aver parcheggiato il loro camper hippy in un posteggio da 5 dollari l'ora. Noi abbiamo preferito parcheggiare lontano e abbiamo passeggiato un po' verso il paese e poi in paese. Altro oggi non si poteva fare, perché il cielo è stato molto capriccioso. Ha piovuto non meno di 10 volte (qui spesso le piogge durano pochi minuti, infatti le chiamano showers, cioè "docce") e la temperatura è stata bassina. Sta arrivando l'autunno.
Tolta la tenerezza-invidia, e tolto il freddo, la giornata è stata piacevole. L'atmosfera di Byron Bay è rilassata e il campeggio ha tratti di strada asfaltata dove la Grande e la Piccola hanno potuto lanciarsi con lo skate (come del resto facevano i post-adolescenti hippy).
Con la scusa del clima non ho portato le bambine con me a fare la doccia, evitando che percorressero, gocciolando, i 50 metri dai servizi al camper; quindi mi sono goduta un fantastico momento di solitudine insaponata, che ha favorito i pensieri. Certamente in questi 3 mesi mi è mancato un bagno tutto nostro, dove lasciar andare le ragazze da sole, senza accompagnarle di continuo e senza l'incubo che tocchino in giro. Per il resto, abbiamo imparato perfettamente a vivere nei 4 metri quadri del camper. Abbiamo pochi vestiti ma non importa, basta lavare. Non abbiamo televisore, radio e lettore DVD. Ma non importa, chiacchieriamo fra noi. Le bambine hanno pochi giocattoli, ma non importa, si sono rotolate in centinaia di parchi diversi, hanno accarezzato centinaia di animali, hanno corso su centinaia di prati. Ora stiamo per tornare a casa nostra, che è piena di oggetti, di obblighi e di responsabilità. Torno ai miei cassetti pieni di magliette, al tappeto bellissimo che va spazzolato, ai fornelli grandi che bisogna pulire.
Cerco di abbandonare tutti questi pensieri, esco dalla doccia e mi guardo allo specchio. I miei capelli hanno abbandonato qualsiasi disciplina, e corrono ricci in tutte le direzioni. Ora torno alla mia piastra lisciante, al rossetto vermiglio e alle scarpe col tacco 12. Ne ho davvero bisogno?

5 commenti:

  1. Il superfluo rimane tale però,a volte,rende la vita COLORATA.Mam

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  2. Il bello e fuori è dentro di te... Sei ontologicamente bella e come belle favole ... Anche buona! Ciao selvaggia!

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  3. non se se tu ne abbia bisogno ma noi abbiamo bisogno di voi!!!!
    A prestissimo! Chiara

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  4. Buon viaggio di ritorno alla vostra vera verissima vita ora arricchita da questa magnifica esperienza. Fate presto che qui sta arrivando la primavera... Un saluto canguro:-)

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