venerdì 19 agosto 2016

coca cola a cena

Kratovo (Macedonia)
Ammettiamolo: non l’abbiamo trovato. Vicino a Kratovo esiste un osservatorio astronomico del Neolitico: Cocev Kamen. Si tratta di uno dei siti archeologici più antichi di tutti i Balcani, eppure non ci sono mappe o indicazioni per arrivarci. Fiduciosi e baldanzosi, ci siamo infilati in un dedalo di stradine di campagna, convinti che l’avremmo trovato. Così purtroppo non è stato, anche perché nemmeno i contadini della zona hanno saputo darci indicazioni (qualcuno non l’aveva proprio mai sentito). Feriti nell’orgoglio, siamo tornati in paese con la coda tra le gambe; la Famiglia in Cammino, tuttavia, si è consolata con birra, Coca Cola e Fanta durante la cena. Il che rappresenta il massimo della trasgressione. Le bambine, inoltre, erano comunque contente, perché nella nostra affannosa ricerca ci siamo imbattuti in una grossa tartaruga di terra, che la Grande e la Media hanno preso in mano. Il che, per entrambe, valeva il pomeriggio speso a girare come matti in mezzo ai campi. 
siamo riusciti a vedere, invece, il sito delle bambole di pietra, spettacolari formazioni rocciose naturali che appaiono in effetti come gigantesche bambole. La leggenda vuole che si tratti del gruppo di invitati ad un matrimonio, pietrificati per vendetta da una giovane sposa ingannata. Le leggende ci piacciono sempre e quindi per oggi siamo comunque contenti. Oltre che per la Fanta, si intende. 
Ci troviamo nella San Gimignano della Macedonia: il paese è pieno di torri medievali, costruite a scopo difensivo e generalmente senza gradini, in modo che per i nemici fosse più difficile arrampicarsi. Ci sono poi numerosi ponti antichi, dalla forma a schiena d’asino. 
Negli ultimi due giorni abbiamo alloggiato in una casa antica di 400 anni (le tortuose scale in legno sono fantastiche) di proprietà di Stevce e Valja: si tratta di un “ostello Slow”; i proprietari fanno parte della rete di Terra Madre e producono la “kcana sol”, sale pestato con erbe tipico di questa zona. La Grande e la Media lo hanno assaggiato ieri, con pane e olio d’oliva, e lo hanno letteralmente adorato. Hanno voluto comprarne un chilo per noi, più qualche assaggio per gli amici. Lo produce Stevce, triturando finemente le erbe in un enorme pestello a mano, seguendo una ricetta vecchia di generazioni e che varia da famiglia a famiglia. Ci portiamo a casa un pizzico di sale della Macedonia, felici del fatto che le nostre figlie non apprezzano solo le bibite gassate. 

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