lunedì 22 agosto 2016

il cerbiatto e i tavoli sugli alberi

Belgrado (Serbia)
La Grande: - Allora, quante amiche posso invitare? 
La Media: - Sì, ma può venire anche la mia amica del cuore?
Entreremo al ristorante insieme, solo io e le mie amiche… Tu mamma magari vieni un attimo dopo, fingendo di non conoscerci. Così possiamo fare tutto da sole.
- Ma invitiamo anche la mia amica, no? Mica solo le tue!
- Quel giorno potremo ordinare quello che vogliamo? Sarà il mio compleanno: possiamo avere anche la Coca Cola?
- Va bene, però lo dico anche alla mia amica…
A volte penso che per i bambini il passato non esista. Esiste solo il presente, e ancor più vivido esiste il futuro; per tutta la sera la Grande non ha fatto altro che pianificare la festa per i suoi 9 anni: vuole invitare alcune amiche a pranzo al ristorante, rigorosamente senza genitori (nemmeno noi, anzi noi meno degli altri). La Media è angosciata perché vuole partecipare con una sua amica, ma non è ancora stata rassicurata in proposito. Il tutto potrebbe apparire normale, se non fosse che il compleanno della Grande è in febbraio, e quindi tutta quest’eccitazione appare vagamente in anticipo. Soprattutto perché io e il Papà, malinconici come ad ogni finale di viaggio, non ce la siamo proprio sentita di condividere l’entusiasmo per il rientro. La Grande freme per l’impazienza di rientrare a scuola. La Media è felice di iniziare la scuola. Io e il Papà avevamo invece voglia di proseguire le nostre scorribande nei Balcani, e quindi abbiamo deciso di fermarci due notti a Belgrado. Siamo in un albergo che sembra uscito da un film di Kusturica. La struttura con le stanze è a metà strada fra un coloratissimo e fatiscente parco giochi (speriamo che le altalene con cedano: non in questi due giorni, almeno) e il mini-zoo: ci sono oche, fagiani, capre, cavalli, un pony e perfino un cerbiatto. Poco oltre si trova il ristorante, che ha tavoli multicolori sospesi fra gli alberi, nascosti fra i cespugli o in bilico sopra la piscina. Il tutto a soli 48 euro per due notti, compresa enorme perdita di acqua sul pavimento del bagno. Ma la cosa non ci agita, perché in fin dei conti non si tratta del bagno di casa nostra. Ora speriamo che domani il tempo migliori, e che le bambine possano godersi la cavalcata che abbiamo promesso; oggi, purtroppo, in Serbia siamo stati accolti da un gran freddo e la pioggia.

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