mercoledì 12 agosto 2020

allora scriveremo degli elenchi

TAPPA 46 - Da Sutri a Campagnano 28 km Avremo bisogno di fare ordine, una volta tornati a casa. A volte ci sentiamo ubriachi dei borghi che abbiamo visitato, dei piatti che abbiamo assaggiato, delle persone con con cui abbiamo condiviso un tratto di strada. Scriveremo, allora. Scriveremo degli elenchi. Uno di questi comprenderà i torrenti in cui ci siamo bagnati. Abbiamo iniziato mille chilometri più o nord. Una cascata gelida nei dintorni di Aosta. Ora siamo in Lazio, vicinissimi a Roma. Probabilmente la lista si concluderà con le cascate di Monte Gelato, dove oggi ci siamo fermati. Un'ora, poi un'altra, poi il tempo per cambiare una gomma (la lista delle gomme cambiate no, quelle ce le vogliamo scordare). Era l'ultimo bagno. Lo sapevamo e ce lo siamo goduto. In ostello a Campagnano siamo arrivati tardissimo, quasi volessimo prolungare il tempo della strada. A dispetto del nome, l'acqua delle cascate era fredda, ma non gelida. L'ideale per raddrizzare una giornata faticosa. Siamo partiti in clamoroso ritardo: troppo piacevole la colazione insieme a Fabrizio, su una terrazza da cui si vedono i tetti di Sutri. Grandi saluti, grandi promesse: torneremo. Ci incamminiamo convinti di imboccare il percorso per Campagnano, ma le indicazioni ci portano a una deviazione. Ce ne rendiamo conto solo dopo un po': siamo sempre sulla Francigena, ma abbiamo aggiunto più di tre chilometri di polvere e fatica in salita. Torniamo sul tracciato a Monterosi, già stanchissimi e vagamente frustrati. Nel frattempo il sole si é fatto implacabile. Procediamo a fatica, nei campi. Il Papà si stende sotto gli alberi, si bagna la fronte. A Monte Gelato arriviamo con fatica, ma l'acqua é davvero rigenerante. I bambini mettono la testa sotto la cascata, si schizzano. Mancano ancora chilometri a Campagnano, ma non ce la sentiamo di tirarli fuori. Quando finalmente riprendiamo il Cammino é tardissimo. Ci aspetta un lungo percorso sterrato, con salita finale modello Gran Premio della Montagna. Mi fermo alla base. Mi sistemo i capelli, gonfio una ruota, bevo un sorso d'acqua e comincio a recitare Manzoni. È il mio modo per darmi il ritmo. Sul "5 maggio" arrivo in cima senza pause, ma la strada per l'ostello parrocchiale é ancora lunga. Ci arriviamo stremati. L'ultimo edificio di fronte al quale passiamo é l'istituto comprensivo di Campagnano. Immagino i bambini andare a scuola, le loro voci al mattino. Continuo a spingere con fatica. Bisognerà stilare anche una lista delle scuole di paese di fronte alle quali siamo passati. Esultiamo sempre, quando le vediamo. Che belle le scuole.

4 commenti:

  1. si gli elenchi bisogna farli per fissare bene le bellissime esperienze vissute

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  2. Avete percorso tanti Km, avete superato tante difficoltà e volete cedere proprio adesso? Roma è vicina su a testa alta pronti a tagliare il traguardo!!!! Leonessa sempre attiva

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  3. I borghi Bellissimi,i torrenti che vi hanno ristorato,le ruote da cambiare,l e lunghe salite le pericolose descese,l,ospitalita'delle persone con i sorrisi e gli abbracci.Tutto. Ricorderete senza necessità di dover fare elenchi.I profondi sentimenti segnano il cuore e la mente è non si cancellano mai.Mam

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  4. Il ricordo sarà sempre vivo in voi, i sentimenti condivisi faranno parte di un importante bagaglio che vi porterete sempre nel cuore. Siete tutti super!!! ... Alessia

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