mercoledì 24 luglio 2019

galleggiando

Madaba
Pare che i fanghi del Mar Morto ringiovaniscano la pelle: il Piccolo ritiene probabilmente di averne bisogno, visto l’impegno che mette nello spalmarsi. Prende il fango a piene mani, lo passa su tutto il corpo con scrupolosa pazienza, poi controlla che non sia rimasto nemmeno un buco. Quindi si aggira per la spiaggia, nero come la pece, magro e scattante che sembra un ragnetto. Quando il fango è secco, si sciacqua e ricomincia. Credo sia la prima volta che gli vedo fare qualcosa esattamente come gli è stato spiegato, salvo il fatto che salta il passaggio intermedio, ovvero il primo risciacquo in acqua salatissima, e corre direttamente sotto la doccia. 
Siamo nel punto più basso della Terra, oltre 400 metri sotto il livello del mare. Il Mar Morto ha un livello di salinità pazzesco, e se si ha il coraggio di entrare in acqua si riesce a galleggiare in posizioni incredibili: con le mani e i piedi fuori dall’acqua, oppure appallottolati su se stessi. I turisti giapponesi vanno matti per la foto mentre leggono il giornale facendo il morto a galla: sono tutti i fila per fare lo stesso scatto. Un po’ di coraggio, però, per tuffarsi ci vuole: se si ha sul corpo anche il più piccolo graffio, anche un graffio che non si sapeva di avere, questo a contatto col sale reagisce facendo un male tremendo. Il Piccolo si è goduto un primo bagno (il galleggiamento senza braccioli per lui è ancora un piacere inesplorato), ma poi gli è arrivata un po’ d’acqua in bocca: il bruciore è stato talmente forte da convincerlo a uscire di corsa, senza più entrare. Allo stesso modo la Media: il sale sulla pelle le dà fastidio al punto che preferisce stare sulla spiaggia. Vicino all’acqua ci sono incrostazioni salate e cristalli di sale, che raccoglie con l’intenzione di regalarli agli amici in Italia. La Grande, invece, regge benissimo il sale e quindi passa dalle evoluzioni in acqua al trattamento di bellezza, alla doccia. Ci sono più di quaranta gradi, ma in spiaggia le temperature alte si sopportano meglio. Quindi passiamo la giornata ad infangarci ripetutamente, sciacquarci, infangarci di nuovo. Rimaniamo finché il sole non scompare dietro le colline israeliane, dall’altra parte del mare, e gli addetti del resort (sul Mar Morto di fatto no c’è modo di fare il bagno, se non pagando l’ingresso ad una spiaggia provata) ci fa vistosamente segno di andarcene. 
In mattinata, invece, siamo stati al sito del battesimo di Cristo. Il Giordano in estate è un fiume davvero povero, ma nei quattro metri della sua larghezza si incontrano due mondi: da un lato la Giordania, dall’altro Israele. Sulla riva opposta alla nostra, una comunità si sta battezzando, immergendosi completamente nel fiume. Il sacerdote prende i fedeli uno per uno e li mette sott’acqua. Gli altri, nel frattempo, scattano foto e ballano. 

2 commenti:

  1. la pelle è ringionanita?pap

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  2. tutto:interessantissimo e curiosissimo (compreso il piccolo).Mam

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