martedì 28 luglio 2015

laguna blu

Arugam Bay
Nonostante i dubbi del primo giorno, ci dispiace che sia giunto il momento di levare le tende anche da qui. In effetti, fino ad oggi in Sri Lanka non c’è stato un posto in cui non ci saremmo fermati volentieri una notte in più. Concludiamo la nostra permanenza ad Arugam Bay con una sontuosa cena di pesce. Ieri, lo ammetto, ci siamo fatti tentare dalla pizza, salutata dalla Grande e dalla Piccola come un’apparizione: ne hanno mangiata più di mezza a testa, gettandosi letteralmente  a capofitto sul ovatto, come se min mangiassero da settimane. Alla fine del pasto la Piccola ha sollevato la testa con aria di importanza e ha proclamato:- Se il mondo sareste fatto solo di pizza… che meraviglia! Me lo mangerei tutto! Per una volta non ce l’ho proprio fatta a correggerla; a 5 anni usa il congiuntivo di solito correttamente, ma la costruzione del periodo ipotetico presenta ancora delle insidie.
Nel pomeriggio, escursione in barca sulla laguna di Pottuvil, a pochi chilometri da qui. Grazie al senso dell’orientamento (e alla fortuna leggendaria) del Papà, siamo riusciti a contattare direttamente la cooperativa dei pescatori che se ne occupa, senza passare per una delle numerose agenzie di Arugam Bay. In questo modo, oltre a risparmiare qualcosa, abbiamo finanziato direttamente i pescatori, non ricorrendo ad intermediari. Le acque della laguna sono basse e piene di vegetazione. Le barche, quindi, devono avere un pescaggio ridottissimo e sono spinte a remi. Si tratta, più che altro, di zattere. Con una di queste, dunque, siamo partiti all’esplorazione: la laguna è immensa, e tutta circondata di mangrovie:- Sembrano mostri con i piedi in acqua! ha commentato la Grande. Pare che nella laguna vivano dei coccodrilli, ma non siamo riusciti a  vederli. Non che mi sia dispiaciuto troppo, perché a bordo di una zattera non mi sarei sentita a mio agio se un mostruoso alligatore avesse deciso si inseguirci. Intorno agli alberi e sull’acqua volavano decine di uccelli di specie diverse: ibis, aironi, becchi a spatola e molti rapaci. Alla fine, quando già cominciava ad imbrunire, sono comparsi anche stormi di pappagalli colorati.
Guardate - ha detto la Grande, puntando il dito in alto - ci sono tantissimi pappagalli! Ma… perché i pappagalli si chiamano pappagalli?
La Piccola:- Perché ripetono. Quando qualcuno ripete, si dice pappagallo. 

2 commenti:

  1. La piccola dice la sua su tutto!pap

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  2. Certo che le due sorelle si compensano e non si può fare a meno di sentirle entrambe!Mam

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