sabato 25 luglio 2015

onde perfette

Arugam Bay
I cingalesi ci chiedono spesso la nazionalità, e ho l’impressione che come italiani siamo piuttosto deludenti: non sappiamo cucinare, non giochiamo a calcio e anzi il calcio non ci interessa proprio. Questo per loro è inconcepibile: ogni volta che diciamo “siamo italiani” la risposta è sempre: Football! Football! Noi abbiamo imparato a fare grandi sorrisi, smettendo di puntualizzare che del campionato sappiamo poco o nulla. Loro invece sono spesso in grado di citare nomi e squadre, anche se non sono sempre aggiornatissimi. Un paio di giorni fa, un signore anziano ci ha detto con grande entusiasmo: Football! Barosi! Barosi! Noi ci siamo guardati interdetti per vari secondi prima di capire che intendeva citare Paolo Rossi. Ci sembra che il calcio sia considerato uno sport appassionante anche in Sri Lanka (secondo, probabilmente, solo al cricket, che qui si vede giocare in ogni angolo di strada): oggi, sulla spiaggia di sabbia in cui le bambine costruivano il loro castello, si svolgeva una partita di football combattutissima e più o meno con trenta giocatori. 
Partendo da Trincomalee avevamo promesso alle bambine di andare di nuovo qualche giorno al mare. Oggi siamo ad Arugam Bay, il paradiso dei surfisti in Sri Lanka e uno dei posti famosi al mondo fra gli appassionati. L’idea è quella di riposarci qualche giorno (l’avevamo promesso a loro, e anche a noi non dispiace) e magari noleggiare una tavola per la Grande, che si era appassionata al surf in Australia ma che al rientro non ha più avuto occasione di tenersi in esercizio. La spiaggia di sabbia è particolare, con una lunga insenatura la cui forma prolunga molto le onde, rendendole particolarmente adatte per il surf. Vicino alla spiaggia ci sono molti noleggi che espongono tavole di tutte le dimensioni, e qui intorno la forma di alloggio più diffusa, chiamata cabana, è simile ai nostri bungalow. Il posto sembra vivace ed è pieno di gioventù, ma è anche decisamente diverso da tutto quello che abbiamo visto fino ad oggi: ci sono ristoranti ricercati, bar con musica, negozietti e perfino alcuni studi di tatuaggi e piercing. Gli alberghi sono strapieni, e oggi abbiamo faticato più di due ore, battendo sistematicamente tutte le guesthouse, prima di trovare un posto. Fino ad oggi non avevamo mai visto niente del genere, e quindi il tutto ci appare un tantino fasullo. Ci sono alcuni turisti locali, ma la maggior parte è costituita da occidentali, tra i quali molti aitanti giovanotti appassionati di surf. Arugam Bay è carina, ma è quel tipo di località che potrebbe trovarsi in Sri Lanka come in Europa o in Australia. Ci sentiamo vagamente fuori posto. Come località marina ci piaceva più Trincomalee, che vive soprattutto di turismo interno (cosa che tra l’altro tiene i prezzi molto più bassi, il che non guasta); a Trincomalee non c’erano ristoranti con arredi di design, non c’erano bar con disco music a tutto volume e non c’erano tatuatori professionisti. Non c’era niente, ma era  questo il bello.  

2 commenti:

  1. É proprio questo bello, hsi ragione.pap

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  2. Il "bello" è dove ci si trova tra persone che ami.Mam

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