martedì 21 luglio 2015

senza scarpe è più bello

Sigiriya
Togliere le scarpe ci piace. Ci piace che in tutte le zone sacre i piedi vadano lasciati rigorosamente nudi, anche nei cortili o sulle scalinate d’accesso. - Quando mi tolgo i sandali mi sembra di entrare in un’altra vita - commentava oggi la Grande, che ama la speculazione filosofica. Magari non proprio un’altra vita, ma stare senza scarpe aiuta ad essere più silenziosi, più cauti; come se si entrasse a casa di qualcuno, nel salotto buono. Non a caso, in Sri Lanka quando si va a trovare un amico si lasciano di solito le scarpe sulla porta. E poi stare scalzi ci piace perché… è bellissimo. Ne parlavamo oggi, lasciando le ciabatte all’ingresso di un santuario.
Un po’ a malincuore abbiamo salutato il meraviglioso mare di Trincomalee e siamo tornati verso l’interno. La Piccola sta bene, salvo qualche disagio dovuto alla “diarrea del viaggiatore” che la colpisce regolarmente. La prima volta l’ha avuta in Marocco a sedici mesi, e all’epoca ci eravamo davvero preoccupati. Ora non si tratta di niente di paragonabile, e stiamo solo attenti a darle bevande zuccherate e fermenti lattici, confidando che anche questo problema, dopo la febbre dell’altro giorno, passi presto. Alloggiamo a Sigiriya, in una pensione a conduzione familiare con camere spaziose e deliziosa cena preparata dalla proprietaria. Oggi siamo stati a Dambulla, che si trova ad una ventina di chilometri da qui. Si tratta di un grande sito buddista, la cui attrazione maggiore (oltre ad un gigantesco Buddha dorato alto trenta metri, e poco affascinante nella sua modernità) è il cosiddetto “tempio di roccia”, una serie di grotte con decine di affreschi e statue, grandi e piccole; il tempio risale addirittura al primo secolo a.C ed è stato ricavato dal fianco di una collina dove un sovrano, prima detronizzato e poi tornato al potere, aveva trovato rifugio. Tutto il complesso è straordinario, e mantenuto vivo dai fedeli che ancora oggi si affollano a pregare e ad offrire fiori alle statue. Ci colpiscono i grandi Buddha sdraiati, uno dei quali è lungo ben 14 metri, ma abbiamo poco tempo da dedicare alla visita: la Piccola, complice la stanchezza accumulata nei giorni di malattia (anche questa notte si è svegliata più di una volta per il mal di pancia) è in giornata di grazia. Insegue sua sorella per disturbarla, si lamenta della salita (per arrivare alle grotte c’è un leggero dislivello con scalinata), entra ed esce dai santuari. Portiamo pazienza e andiamo via. Forse sono gli strascichi dei vari malesseri, forse a 5 anni non si può pretendere che si interessi all’ennesima statua di Buddha. Speriamo che domani si sia rimessa del tutto in sesto (anche dal punto di vista della quantità di capricci, che oggi superavano decisamente i livelli di guardia), perché ci aspetta la salita al sito di Sigiriya, che si trova su una rupe ben più alta di quella di oggi. 
Prima di salire a Dambulla, tappa in tuk tuk piuttosto impegnativa: la distanza da Trincomalee era circa 90 chilometri, ma il nostro mezzo va ad una media di 30 orari (40 se proprio il Papà vuole “tirare”); quindi, seduta dietro in mezzo alle due creature (per questioni di peso e anche perché altrimenti litigano troppo), escogitavo sistemi per intrattenerle, come già facevo durante i Cammini di Santiago, quando dovevano passare lunghe ore in passeggino. Oltre alle canzoncine, che sono un irrinunciabile cavallo di battaglia, ultimamente abbiamo scoperto l’etimologia dei nomi. La Grande e la Piccola adorano farsi ripetere il significato dei loro nomi e di quelli degli amici in Italia, a cui in effetti pensano spesso.
La Grande:- Mamma, cosa significa il mio nome?
Io: - Il tuo nome viene dal greco e significa “pura”, “pulita”. 
- E il nome della Piccola?
- Il nome della Piccola ha un’origine latina e significa “libera nei boschi”, “selvatica”.
- E il tuo nome, mamma?
- Il mio nome viene dal greco e significa “buona”.
- Ah. Cioè buona… con le tue bimbe, no?
- Sì, certo. Ma perché, con gli altri non ti sembra che io sia buona?
- Non tantissimo…

3 commenti:

  1. Non è vero sei buonissima con tutti.te lo dico io.pap

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  2. Ai bimbi piacciono altre cose e sono interessate a cose che i grandi non prendono nemmeno in considerazione.Le età sono completamente diverse.PECCATO!Mam

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  3. "Non tantissimo"...normale che una mamma non coccoli tutti come fa con le sue bimbe; sicuramente la Grande aveva notato questo. ciao Famiglia!!

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