sabato 8 febbraio 2014

mushroom e alice

Hobart (Tasmania)
Il Salamanca Market, che si tiene ogni sabato nell'omonima piazza di Hobart, è un immenso ritrovo di artigiani, artisti, suonatori di strada e hippy vecchia maniera; è un luogo in cui perdersi. Per questo ho il terrore che la Grande e la Piccola si perdano in mezzo alla confusione, e le tengo per mano senza mollarle un attimo. Per fortuna loro capiscono bene il pericolo, e fanno in modo di attaccarsi ai miei pantaloni (a rischio di tirarli giù, ma va bene lo stesso) ogni volta che devo lasciar loro le mani per qualche secondo.
Compriamo e mangiamo enormi ciliegie biologiche, ovviamente sporcandoci senza ritegno. Ci fermiamo ad ascoltare un ragazzo altissimo, dall'aspetto vichingo, che suona musica aborigena. Assaggiamo formaggio e cioccolato. Dietro un angolo nascosto vediamo una ragazza dagli occhi a mandorla che sta disegnando, seduta per terra. Ha un buffo cappello, eccentrici pantaloni a fiori e dice di chiamarsi Mushroom. Viene da Taiwan e ha la passione del fumetto. Sogna di pubblicare un libro con i suoi disegni, e intanto guadagna qualcosa lavorando per strada in cambio di libere offerte. Noi abbiamo appena saputo che la Grande è stata ammessa alla scuola elementare che volevamo. A settembre entrerà nel mondo meraviglioso della scuola, lo stesso da cui io non sono mai più uscita. Chiediamo a Mushroom di disegnare il primo giorno di scuola della Grande. Lei sorride e comincia a lavorare. Disegna la Grande così come la vede oggi, abbronzata e con un largo cappello rosso. Alle sue spalle traccia un edificio su cui sventola la bandiera australiana. Non sarà esattamente così, ma il disegno ci piace molto.
Proseguiamo il nostro giro. La Grande e la Piccola si fanno dipingere il viso di farfalle rosa e blu. Ci stendiamo su un prato a riposare, mangiamo il gelato seduti sul cassone di un camion (sempre con grande sofferenza di tutte le magliette) e poco più avanti incontriamo Alice. Alice ha la mia età ed è bellissima. È un'artista: scrive reportage di viaggio (il che ce la rende subito simpatica) e libri per bambini. Confeziona ciondoli in legno antico della Tasmania.
Alice ha scoperto di essere gay a 6 anni. Ha tenuto il segreto per più di vent'anni, temendo di non essere più accettata nell'ambiente molto religioso in cui è cresciuta. Ha riflettuto e sofferto. Poi ha detto tutto ai suoi genitori, e loro hanno accolto la notizia con un abbraccio. Alice ha raccontato la sua pena e la sua gioia in un libro per bambini: si intitola "Labels are gay". Me ne innamoro all'istante. Lo compro, chiedendo ad Alice una dedica per la Grande e la Piccola.
La Famiglia in cammino si butta sull'erba e legge il libro di Alice, un po' in italiano e un po' in inglese. Le bambine amano il libro, non hanno nessuna perplessità. Intorno a noi Salamanca Square continua a sciamare. E io spero che le mie figlie non abbiano mai, mai, mai paura di essere se stesse.

4 commenti:

  1. Le"figlie del Mondo"non avranno mai paura!mam

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  2. Peccato... Per un po' ho sperato di vederti tutti i giorni a prendere Caterina alla Vela... Vabbè, l'italiano decisamente non ha segreti per lei. Ma, era la scuola 'che volevamo'? Mmmmhhh... Bello bello bello il racconto di oggi! Passami il libro di alice quando torni! Baci a tutti voi, bellissimi amici!!!!! Fra

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  3. Avere sempre nuovi orizzonti allarga sicuramente la mente. Poi dipende anche dagli incontri che si fanno nella vita, perfino nel "mondo meraviglioso della scuola" ;)
    Sperare che i figli non abbiano mai paura di essere se stessi è l'augurio più bello che possa fare un genitore.

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