mercoledì 5 febbraio 2014

noi e loro

Abbiamo prenotato il camper dall'Italia, con l'unico criterio del massimo risparmio. Paghiamo 80 dollari al giorno, il che non è male, ma il mezzo è proprio... Essenziale. Il pesantissimo asse del tavolo interno, per esempio, serve anche per il letto mio e del Papà. Sia l'opzione "tavolo da pranzo" sia l'opzione "letto" comportano l'occupazione dell'intera cabina. Quindi dobbiamo scegliere, in sostanza, se tenere il letto, tenere il tavolo o muoverci, magari per aprire l'armadietto delle mutande.
Il camper è piuttosto snello e non molto più ingombrante di una monovolume, ma non abbiamo il bagno, il frigo è piccolo, la dispensa minuscola.
A volte (soprattutto in giornate come oggi, in Tasmania, quando fa troppo freddo per mangiare all'esterno) ci sentiamo un po' claustrofobici. Soprattutto se gettiamo uno sguardo ai potenti equipaggiamenti degli australiani. Gli australiani hanno camper di 10 metri (alcuni sembrano piccoli autobus riadattati) e roulotte che non finiscono mai. Soprattutto, gli australiani si portano appresso l'impossibile. Tutto quello che potremmo avere in una villa non fa un decimo di ciò che l'australiano medio tira fuori dalla roulotte. Tutti hanno barbecue portatili, e ciò si capisce meglio considerando che cominciano a friggere uova e bacon al mattino e non si fermano fino a sera. Hanno luminarie di Natale a forma di renna. Ogni ragazzino (ma adesso, a scuola iniziata, di ragazzini se ne vedono meno) ha una bicicletta, uno skateboard, un monopattino, un surf. Le famiglie portano con sé televisori da 32 pollici, antenne paraboliche, corredi da cricket. Le nostre bambine hanno ricevuto l'altro ieri palette e secchielli, e già ci sembra che il camper sia troppo ingombro. Noi abbiamo 4 sedie pieghevoli, gli australiani tirano fuori il divano. Noi abbiamo mute e braccioli, gli australiani si portano le canoe. Abbiamo poche mollette per stendere: ogni volta mi devo ingegnare. La madre di famiglia australiana tira fuori, sorridendo, lo stendino. Noi abbiamo 4 bicchieri che continuiamo a lavare. La coppia australiana mette a tavola (di solito un vero tavolo, non un cosino pieghevole come il nostro) bicchiere per l'acqua, bicchiere per vino, birra con apposito fodero refrigerante, calice per champagne. Potrei andare avanti, ma mi fermo perché la claustrofobia sta subentrando.
Oggi volevamo fare un'escursione in barca (su un'isola qui vicino ci sono le otarie orsine) ma il vento troppo forte ha impedito alla barca di partire. Abbiamo cercato di consolarci visitando l'acquario di Stanley, dove le bambine hanno potuto toccare paguri grandi come il pugno di un uomo, e poi dando la scalata alla collina che domina l'istmo, dove abbiamo incontrato molti wallaby, che sembrano canguri, ma più piccoli.
La sera, poiché non potevamo mangiare all'aperto, ma non volevamo chiuderci nel camper, abbiamo cenato nel salone-cucina del campeggio. Gli australiani avevano una montagna di braciole accompagnate da birra e whisky. La famiglia cinese ha preparato un pentolone gigante di pannocchie bollite e mangiava riso e carne coi bastoncini. La famiglia russa pasteggiava accompagnando con mega-tazze di tè caldo. La Famiglia in cammino, colta da irrefrenabile italica nostalgia, aveva spaghetti al pomodoro.

6 commenti:

  1. Non è la quantità che conta..pap

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  2. A volte,stare "vicini vicini"aiuta!Mam

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  3. ... Auguri mamma in cammino!! Buon onomastico!! .. un bacio alle bimbe!! :)
    Irene&Luca!!

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  4. Già visto anche questo siparietto... Anche la nostra attrezzatura da camper-campeggio è d'annata e 'contata'. Ma che invidia ragazzi!!! Sarebbe bellissimo essere lì con voi a brindare al vento ed alla stanchezza... Noncuranti delle belve urlanti che saprebbero appartarsi nel loro mondo incantato di gioco... Magari un giorno... Intanto salute a voi, famiglia in cammino! P.s. Paolo è letteralmente in estasi tra i vostri racconti! Un bacio alle bimbe. Fra

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  5. finalmente la pasta al pomodoro !!!! evviva!!! e il pinguino sorride e manda un bacio da scuola! Chiara

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  6. Mi sono così affezionato a voi che alle 6 di mattina, mentre mi reco a lavorare, controllo se ci sono sviluppi e aggiornamenti. Mi date la carica per affrontare la giornata e tornare comunque a casa da mio figlio e mia moglie con un sorriso e qualche cosa da raccontare. Grazie. Vi stimo tutti!

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