martedì 25 febbraio 2014

parola da non dire

Cape Bridgewater
La parola da evitare è "passeggiata". Qualche settimana fa, pensando di rendere la prospettiva più attraente, abbiamo definito "passeggiata" un percorso di due ore su un sentiero in saliscendi nei boschi. Panorama splendido, ma la Piccola ha urlato il suo disappunto per tutto il tempo. Da allora, la parola "passeggiata" per lei è sinonimo di fatica, e quindi stiamo ben attenti a non pronunciarla mai, altrimenti la crisi di pianto è immediata. Tuttavia, usando termini come "gita" o "percorso" tutto diventa più facile. Oggi abbiamo proposto una "gita" di un'ora e mezza sui sentieri di Griffiths Island, un'isoletta collegata alla spiaggia di Port Fairy, simpatica località marina. L'isola è chiusa alle auto ed è affascinante, per quanto piccolina, perché ci sono tantissimi animali: echidne, wallaby rossi, uccelli marini, lucertole dalla lingua blu e anche serpenti (infatti non bisogna assolutamente camminare nell'erba alta; la raccomandazione, peraltro, è valida in tutta l'Australia, dove ci sono rettili velenosissimi. Il morso del Tiger Snake, il più diffuso, uccide in pochi minuti. Il Tiger Snake, come si comprenderà, è uno dei miei incubi). La prima parte della passeggiata (ops... della gita) è andata benone. Abbiamo visto una decina di wallaby rossi che si sono lasciati avvicinare. La Piccola correva, stuzzicava la sorella, rideva, dava da mangiare agli animali. Tutto normale. Verso la fine del giro, tuttavia, ha avuto nell'ordine: 1.male al piede destro (Maaaamma! Mi è entrato un sasso nella scarpa!). 2. male al piede sinistro (Ahhh! Che dolore! Ho il piedino graffiato!) 3. stanchezza insopportabile (Non ce la faccio più a camminare! Voglio essere portata sulle spalle!) 4. crisi isterica.
Ho vietato al Papà di assecondare i suoi capricci, per esempio prendendola in braccio, e sono riuscita a trascinarla fino a terminare il sentiero. Ciò è stato possibile solo con un micidiale autocontrollo, perché, diciamolo, in quei frangenti la Piccola non è proprio simpaticissima. Arrivando in vista del camper, e del vicino parco giochi, le ho detto con tono mieloso:- Amore, adesso potrai sederti e riposarti, eh? Al parco giochi mandiamo solo la Grande, che tu sei stanca e hai male ai piedini...
Chissà come, tutti i malanni si sono volatilizzati in un momento, e la Piccola è corsa sullo scivolo.
Ci siamo spostati di qualche chilometro. Abbandoniamo, un po' a malincuore, la Great Ocean Road (che è un'esperienza davvero "grande") e ci dirigiamo verso Adelaide e il South Australia. Questa notte dormiamo in cima ad un promontorio deserto; abbiamo visto il tramonto, sentiamo il vento e le onde. Davanti al nostro camper partono tre sentieri: il primo conduce ad un tratto di costa con spettacolari spruzzi d'acqua. Il secondo porta ad una serie di formazioni rocciose che sembrano alberi, e si chiamano comunemente "foresta pietrificata". Il terzo va verso una scogliera dove risiede la più grande colonia di otarie dell'Australia.

1 commento:

  1. la piccola ha fatto un sacrificio ad andare sullo scivolo anche per non farvi preoccupare sullo stato di salute dei suoi piedini! pap e mam

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