martedì 4 febbraio 2014

si vede la luna

Stanley (Tasmania)
Gli australiani avranno pure i loro difetti, ma con noi si sono sempre dimostrati gentilissimi. Si avvicinano, sorridono, chiacchierano. Purtroppo chiacchierano sempre velocemente e con un forte accento, quindi a volte li capiamo a fatica, ma va benone lo stesso. Questa mattina siamo stati al centro per l'artigianato di Burnie. Si tratta di un grande padiglione moderno, dove numerosi creativi locali hanno il proprio angolo per lavorare ed esporre. La lavorazione più caratteristica è quella della carta, ma ci sono anche vetro, legno, formaggio (ottimo quest'ultimo). Mentre ci aggiravamo fra gli stand tentando di tener basso il volume della Piccola (cosa che non ci riusciva bene), probabilmente impietosita dal nostro aspetto eternamente spaesato, un'anziana pittrice ci ha dato, così, spontaneamente, molte indicazioni: dove comprare verdura e frutta a buon prezzo (un capannone lungo la strada dove mai ci saremmo fermati - tutto ottimo ma i kiwi venivano dall'Italia, e questo ci ha fatto sorridere), dove trovare il supermercato più economico, in che spiaggia andare a fare il bagno. Si trattava effettivamente di una località magnifica. Io però, data la temperatura dell'acqua, ho lasciato che solo la Grande e il Papà si avventurassero fra le onde, e per pochi minuti. Stavano in acqua in allegria molte famiglie locali, ma ormai si è capito che gli australiani hanno concetti di freddo e caldo non sempre coincidenti con i nostri. La pittrice di Burnie ha scritto, sul retro di uno schizzo, molti altri consigli che riguardano le tappe future del nostro giro in Tasmania, e non vediamo l'ora di sperimentarli. Meglio di un'agenzia.
Stasera ci siamo concessi un vero campeggio; siamo su un promontorio con caratteristica montagna dalla forma mozza (lo chiamano "the neck", il collo), affacciati su una meravigliosa baia. Lavatrice, cena con bisteccona (ormai mangiamo come gli australiani, il che non è sempre positivo: la mia battaglia contro il fish-and-chips, per esempio, si fa sempre più difficile) e uno sguardo al cielo; è tutto stellato e, salvo il freddo, fa ben sperare per domani. Per la prima volta, da quando siamo in Australia, si vede una falce di luna.

3 commenti:

  1. Che paesaggio da cartolina,sembra quasi di vederlo."Falce di luna calante"?Come disse il Poeta?Mam

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  2. Bellissimo affidarsi alle immagini evocate dalle parole, ma anche una foto del Papà, ogni tanto, non sarebbe male. Pensateci.
    Deve essere lo sguardo smarrito che porta gli altri ad essere protettivi e a dare consigli...conosco quella sensazione ;)

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