martedì 11 febbraio 2014

truganini

Adventure Bay - Bruny Island (Tasmania)
Quando ci arriviamo, dopo i danni spaventosi della tempesta di ieri, Bruny Island è un luogo-fantasma. Gli edifici hanno avuto molti danni (tant'è che quasi tutte le attività commerciali sono chiuse, mentre i proprietari tentano di rimettere a posto) e in tutta l'isola non c'è energia elettrica. Salutiamo il suo ritorno solo a sera inoltrata, ma intanto non abbiamo potuto lavare, lavarci, ricaricare il telefono, tirare l'acqua in bagno. L'atmosfera spettrale è amplificata dal cielo ancora grigio, dal vento sempre forte, dal freddo; ci saranno dieci gradi. Più le raffiche. Ma in Tasmania, pare, condizioni climatiche simili sono abbastanza normali, anche in piena estate.
Peraltro il ritorno ad uno stato di natura, al freddo e senza le comodità dell'energia elettrica, è abbastanza in linea con il luogo. Bruny Island è selvaggia, poco abitata, ed è un'isola nell'isola: qui ci sono animali diversi che nel resto la Tasmania e dell'Australia. Ci sono wallaby bianchi, ma non ne vediamo. Vediamo, invece, moltissime echidne, che hanno meno spine e più pelo rispetto a quelle australiane.
Bruny Island è interessante anche dal punto di vista storico: qui viveva la tribù di Truganini, la leggendaria ultima "vera" aborigena australiana. Racconto la sua storia alla Grande e alla Piccola, omettendo i particolari più cruenti. Nonostante il massacro della sua famiglia, Truganini si era illusa che coloni e nativi potessero convivere pacificamente. Aveva cercato di favorire un accordo, prima di rendersi conto che le promesse erano solo bugie, e quindi ribellarsi.
Un po' perché la storia mi affascina, un po' per verificare che la Grande abbia capito, riprendo l'argomento a cena.
- Grande... Ti ricordi la storia di Truganini?
- Certo, mamma. È come quella di Pocahontas.
- Ah. E cioè?
- Gli aborigeni vivevano tranquillamente qui. Poi siamo arrivati noi... Non intendo proprio noi 4, perché noi non c'eravamo. Intendo... Siamo arrivati noi dell'Europa, abbiamo detto che questa era la nostra terra, e l'abbiamo rubata agli aborigeni. Li abbiamo anche cacciati via. E non è stata una cosa bella, perché invece la terra era loro. Però si poteva forse stare insieme, se chiedevamo il permesso e se ce lo davano, perché tanto noi siamo uguali... Cioè, non proprio uguali, perché ci vestiamo in maniera diversa, ma a parte i vestiti siamo proprio uguali... Mamma?
- Dimmi.
- Se incontriamo un aborigeno, possiamo chiedergli scusa?
- Mah... Mi pare un po' difficile...
- Ah. E allora... Se incontriamo un australiano, possiamo dirgli che deve chiedere scusa agli aborigeni?


2 commenti:

  1. Questo dovrebbe essere il ragionamento di tutto il mondo.Brava Cat.pap

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  2. Proprio come gli indiani d'America,la storia si ripete e non ci insegna nulla.Ha proprio ragione la "nostra"Grande.Mam

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