lunedì 31 marzo 2014

bandy

Myella Farm
- Dove lo potremmo tenere?
- Ti prego, prendiamolo. Mi occuperò io di dargli da mangiare tutti i giorni.
- Ragazze, non credo che sia una buona idea. È un animale selvatico.
- Ma non è vero! Vedi come si fa accarezzare? Vedi come si mordicchia la coda?
- SÌ, ma rimarrà qui solo finché non sarà grande. Poi lo libereranno. Non può vivere in casa.
- Potremmo fargli una cuccia in camera nostra. Vedi come chiude gli occhi? Vedi che si sta addormentando in braccio a me?
- E se all'aeroporto ci dicono qualcosa? Eh, mamma? Che succede se aprono la valigia e lo trovano?
La Grande e la Piccola sono impazzite per Bandy. Bandy è un "joey", un cucciolo di canguro che viene ancora allattato, ma può già mettere la testa fuori dal marsupio della madre, e qualche volta anche saltar fuori. Lui però non ha più la mamma, che è stata investita da un'auto poco lontano da qui. Viene alimentato tre volte al giorno con latte in polvere (lo stesso che si usa per i neonati umani). E non può saltare, perché ha una gamba rotta, per effetto delle stesso incidente che ha ucciso sua madre.
Prima di buttarci definitivamente sulla costa, volevamo un ultimo pezzetto di outback. Oggi dormiamo in una fattoria. Per le dimensioni australiane, il posto è decisamente piccolo: solo mille ettari per trecento mucche. Ci sono poi cavalli, galline, cani, pappagalli parlanti e... Canguri. Myella Farm è anche un ospedale accreditato per piccoli orfani. I cangurini vengono tenuti qui, e nutriti con latte, finché non imparano a cavarsela, cioè fino a 15 mesi di vita circa. Poi, un bel giorno, se ne vanno e non tornano più. Non riconoscono nemmeno i loro "padroni" di una volta. Finché sono piccoli, però, sembrano proprio animali domestici: oggi le bambine hanno giocato con Henry, un cucciolo di un anno che si faceva coccolare come un cagnolino e alzava la testa più che poteva, per prendere i grattini sotto il collo. Bandy invece ha solo sei mesi, e quando siamo arrivati era sotto i ferri: i proprietari della fattoria gli stavano cambiando la fasciatura alla zampa. Poi, per tranquillizzarlo, lo hanno messo in una borsa morbida, dove si è rannicchiato come fosse nel marsupio della mamma. A quel punto la Grande e la Piccola hanno potuto prenderlo in braccio e dargli un biberon di latte. Lui ha bevuto d'un fiato e poi ha cominciato a ciucciarsi la coda, come un neonato che si succhia il pollice. Ha trascorso il resto del pomeriggio in una borsa termica, in modo che non prendesse freddo, finché la Grande e la Piccola non gli hanno dato anche la poppata della sera. L'aspetto problematico dell'esperienza è che si sono ufficialmente innamorate, e ora non parlano d'altro che di portarlo con noi, nella nostra "verissima casa". Io mi interrogo sugli effetti di un canguro in soggiorno.

2 commenti:

  1. Può solo saltellare in giro! pap

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  2. Bandy,potreste tenerlo nel vostro giardinetto,o no!I bambini sono INCREDIBILI.Mam

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