sabato 29 marzo 2014

tanto per essere chiari

St Lawrence
Forse gli australiani hanno un concetto di "politically correct" diverso dal nostro. Forse hanno una sensibilità più elastica, o forse semplicemente preferiscono la chiarezza. Fatto sta che le insegne australiane sono stupefacenti.
Noi percorriamo parecchi chilometri, quindi abbiamo occasione di guardare i cartelli stradali. Molto spesso, a bordo strada, c'è un'insegna col disegno di un'auto che si schianta e la scritta: "rest or R.I.P.", riposati o riposa in pace.
Un altro cartello recita "la fatica uccide" e mostra una bara e una croce.
Le insegne che invitano a rispettare i limiti di velocità rivelano lo stesso gusto per l'orrido: riproducono un cartello con limite, tondo bianco e contorno rosso; ma il contorno sembra colare, come se fosse sangue.
La mania della chiarezza non riguarda solo le strade, ma anche le spiagge. In Australia, se si cammina sulle scogliere in giornate di brutto tempo, può capitare di essere portati via da un'onda. Tempo fa, su una spiaggia molto frequentata, abbiamo visto un'insegna con due foto: la prima riportava un orario, e ritraeva un uomo su uno scoglio. La seconda, scattata due minuti dopo, una grande onda e lo scoglio vuoto. Evidentemente il poveretto non ha fatto una bella fine. Il titolo era: "gone fishing", cioè: (era) andato a pescare.
I pacchetti delle sigarette non si possono guardare senza avere un moto di paura e ribrezzo: sono completamente neri, con immagini di polmoni tumefatti, bambini attaccati ai respiratori, feti morti. Se per caso mi capita di vedere un pacchetto di sigarette abbandonato, faccio girare le bambine dall'altra parte, perché non prendano paura. Probabilmente la dissuasione funziona, perché qui è veramente raro vedere qualcuno con la sigaretta accesa. O forse c'entra il fatto che un pacchetto costa dai 15 ai 22 dollari.
Trovo particolarmente interessanti i cartelli nei bagni pubblici. Sui lavandini spesso è riprodotta la sequenza fotografica di un corretto lavaggio delle mani, con tanto di istruzioni: bagnare; mettere il sapone; strofinare per 20 secondi; eccetera. Non parlo dei bagni di una scuola elementare, ma di comuni bagni pubblici. In due mesi e mezzo, ne abbiamo visti un bel po'. Quando si va in bagno, bisogna lavare le mani per evitare malattie, e infatti nelle toilette è appeso un ricco campionario di sintomi di malattie veneree e tumori vari, con relative foto e descrizioni particolareggiate. La malattia descritta più spesso è la clamidia. Io l'avevo sentita nominare solo da Miranda in "Sex and the City", e ora ne conosco i sintomi in tutti i particolari. È piuttosto angosciante, mentre si fa pipì (o la si fa fare alle bambine, cosa non sempre semplice), osservare le foto delle parti intime malate di qualcun altro. Di sicuro non viene nessuna voglia di appoggiarsi all'asse.

2 commenti:

  1. Questa si è civiltà............dell'orrore.pap

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  2. "Paese che vai,usanze che trovi"Così recita un vecchio detto,è proprio vero!Mam

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