sabato 1 marzo 2014

invasione di camper

Kadina
- Sono dappertutto. È un'invasione. Sbucano ovunque. Siamo spacciati... L'unica soluzione è cambiare camper. Guarda! Eccone un'altra! E un'altra!
- Non esagerare. Se uno lascia il camper in mezzo al bosco può succedere, mi pare normale...
- Normale? Ti pare normale? Non le sopporto! Non ce la faccio? E la mia caffettiera? Eh? Avranno trovato la caffettiera? E la mia crema antirughe?
- Mamma, non possiamo schiacciarle. Dobbiamo prenderle una per una e mandarle fuori pian piano!
- Ah! Ma io le uccido tutte! Non le voglio vedere!
- Ma perché? Tanto non pungono...
- La Piccola ha ragione. Adesso calmati. È tutto confezionato o chiuso, non troveranno niente da mangiare e se ne andranno.
- Mamma, ti prego, non far loro del male!
- Basta, Grande. Non voglio sentire niente. Il camper è casa mia, e io a casa mia non le voglio! Meno male che non hanno trovato la crema antirughe.
La Famiglia in cammino oggi è andata al Centro di conservazione della fauna di Cleland, vicino ad Adelaide. Le bambine hanno dato da mangiare a canguri, emù, wallaby, topi marsupiali (nei confronti dei quali è scattato l'amore, chissà perché. In fin dei conti non sono altro che ratti saltellanti) e uccelli. Hanno rischiato di finire in acqua rincorrendo i pellicani e imparato che i dingo somigliano ai cani, ma non sono adatti come animali da compagnia. Il Centro di Cleland, nell'omonimo parco nazionale, si occupa di preservare le specie australiane autoctone, anche attraverso progetti di reintroduzione, e offre la possibilità di entrare in contatto diretto con gli animali. Il visitatore può entrare in tutti i recinti (non ci sono gabbie), accarezzare, dar da mangiare. Il tutto su spazi piuttosto grandi, quindi si ha l'impressione di vedere gli animali nel loro ambiente. Soltanto i dingo e i diavoli della Tasmania, per ovvie ragioni, non si possono avvicinare. Ma gli altri girano liberi. Anzi, ho pure dovuto difendere la mia macchina fotografica dall'attacco di un pellicano, che la scambiava per un pesce. Le ragazze sono andate ovviamente in visibilio: qui in Australia hanno visto ormai moltissimi animali in libertà, ma si sa, le carezze non sono mai abbastanza. La Grande ha rinnovato la sua passione per i wallaby e ha dichiarato che quello dell'archeologa è un bellissimo lavoro, ma anche occuparsi degli animali, come quella ragazza che dava la carne ai dingo, sarebbe bello...
L'unico problema è che, durante la nostra assenza, il camper è stato assaltato ed invaso da centinaia di formiche. Formiche sul pavimento. Formiche sui sedili. Formiche nella dispensa! Un incubo. Il Papà e la Piccola se ne sono accorti a stento, e comunque l'evento non li tocca. La Grande, che ha da sempre uno spirito "francescano", vorrebbe accompagnarle fuori senza far loro male. Io detesto anche solo l'idea di avere addosso o in "casa" parassiti o insetti di qualsiasi genere. Il pensiero (e, ahimè, anche la vista) delle formiche nel camper mi manda in paranoia. Mi sono armata di scopetta e ho cominciato a colpire dove capitava. Domani, tanto per non sbagliare, sterminerò qualsiasi forma di vita con più di quattro zampe nel raggio di un chilometro.

2 commenti:

  1. Prendile ad una ad una con la zampina e spieghi che devono andare fuori perchè il camper è casa tua. pap e mam

    RispondiElimina
  2. io proverei con il flauto magico......:-) Chiara

    RispondiElimina