martedì 11 marzo 2014

il deserto

Come si sente che l'Australia è un continente. Poche settimane fa eravamo in Tasmania, nel pieno dell'estate, e tenevamo addosso la felpa per tutto il giorno. La sera aggiungevamo la giacca a vento. La notte ci chiudevamo nei sacchi a pelo, e usavamo anche una copertona di lana.
Ora l'estate volge al termine, ma noi siamo nel deserto. Ieri e oggi il termometro ha segnato 46 gradi. Il dato in sé non mi fa impressione: a Catania ho già sperimentato un caldo simile. A Catania, tuttavia, ho sempre avuto una casa in cui riparare la Grande e la Piccola nei momenti più caldi. Una casa con fresche mura. Qui abbiamo il camper. Ma il camper non ha l'aria condizionata (il criterio della scelta è stato il risparmio); gli alberi sono pochissimi ed è difficile trovare un posto all'ombra, quindi cercare ristoro nel camper è come cercarlo in un'auto parcheggiata al sole.
La prima emergenza è quella dell'acqua: consumiamo circa 18 litri d'acqua al giorno solo per bere (il conto è subito fatto, perché sono due confezioni da 6 bottiglie grandi al giorno). Dobbiamo quindi comprare acqua ogni mattina, perché il camper è piccolo e non riusciamo a portare con noi più di due casse di acqua potabile. Non siamo gli unici ad avere questo problema, quindi le bottiglie vanno comprate al mattino presto, altrimenti i supermercati le finiscono ed è un dramma.
Per limitare il consumo di acqua, spesso nei campeggi la doccia costa 20 centesimi. La cifra è del tutto simbolica, ma il problema è avere sempre con sé una moneta da 20. Del resto fare la doccia durante il giorno non serve a molto. Dà sollievo sul momento, ma poi si suda il doppio. Meglio rimanere un po' appiccicosi fino a sera. Il vero ristoro è soltanto la doccia di sera.
Durante il giorno la Grande e la Piccola mangiano molto poco. Quasi mai hanno fame, il che per loro è stranissimo. Quando cala il sole, però, diventano due lupi, anzi, due dingo. Ieri sera abbiamo fatto mezzo chilo di pasta per quattro. Io ne ho prese solo due forchettate. Il resto se lo sono diviso gli altri tre quarti della Famiglia. La Grande e la Piccola avevano porzioni più abbondanti di quella del Papà.
La Piccola è sempre fiacca e assonnata. Di giorno fa il pisolino, ma poi si sveglia in un bagno, letteralmente un bagno, di sudore. Quando si alza, la sua canottiera va strizzata.
All'assillo delle mosche si è aggiunto quello delle formiche rosse. Malefiche formiche sparse ovunque, che salgono sui piedi e mordono. Per fortuna non iniettano veleno, quindi il dolore passa subito. Ma io continuo a chiedermi come mai il governo australiano non vari un piano di sterminio degli insetti.
Anche oggi giornata di immersione nella cultura aborigena. La Grande e la Piccola non fanno che parlare di pittura sul corpo, di danza, di musica coi bastoncini. La Grande si allena a copiare i simboli aborigeni coi pennarelli: ne ha già riempiti vari fogli, e ancora continua.
Oggi abbiamo imparato a lanciare un boomerang in modo che torni indietro. Torna indietro davvero, ed è spettacolare e pericoloso. Abbiamo imparato che gli aborigeni mangiavano le uova di goanna (un lucertolone lungo due metri). Il compito di prenderle spettava alle donne. Alcune le portavano via, ma altre le lasciavano nel nido, perché i piccoli goanna potessero nascere.
La Grande mi chiede spesso chi sia stato, di preciso, a portar via la terra agli aborigeni. Siamo stati noi, mamma? Ripete spesso, poco convinta delle mie risposte.
Siamo stati noi? Abbiamo fatto un deserto e ora lo chiamiamo pace?

2 commenti:

  1. vi abbiamo visti a scuola su you tube con il gruppo degli esploratori!!!!!un bacio da tutti
    ciaoooo

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