sabato 8 marzo 2014

oltre i 40

Coober Pedy
Più dei 40 gradi, il problema è stato l'umidità. Oggi, su questa zona del deserto, si è radunata una calotta di nuvole grigie, che hanno reso l'aria veramente pesante. La Famiglia in cammino, peraltro, non ha grossi problemi col caldo. Ci adattiamo bene a temperature molto elevate, e sopportiamo senza patemi la perenne sensazione (in realtà è molto più che una sensazione) di sudaticcio.
Molto più fastidiose sono state le mosche. Nell'outback sono un tormento da non credere. Si infilano negli occhi e annegano. Si infilano nel naso e annegano. Si infilano nella bocca e si fanno mangiare. Se fossero solo in po' più furbe, starebbero lontane dai visi e ci sentiremmo tutti meglio. Ma poiché le mosche non sono note per la loro intelligenza, continuano a ronzare intorno alle facce. Le bambine hanno le retine proteggi-viso. A me e al Papà non resta che muoverci, muoverci di continuo, portandoci dietro una schifosa nuvoletta di mosche ronzanti. La gente del posto dice che è sempre così. Solo al crepuscolo le mosche si ritirano, e lasciano spazio alle zanzare. Decine di zanzare, piccole e voraci, che portano tra l'altro un bel po' di malattie, fra cui alcune interessanti, come l'encefalite (mi sono informata da un farmacista del posto, e ovviamente ho speso decine di dollari in repellenti).
A questo punto ci si chiede come mai esista gente che abita in questo luogo remotissimo, a 600 chilometri dal mare, nella savana, con le mosche, le zanzare, la polvere e i 40-50 gradi. La risposta sono i buchi nel terreno, intorno e dentro al paese: qui c'è stata, e per molti aspetti c'è ancora, la corsa all'opale, una pietra preziosa che si trova in grandi quantità. La Grande e la Piccola si sono fatte contagiare, hanno preso le loro palette di plastica e si sono messe a scavare nei cumuli di detriti delle miniere. Naturalmente non hanno trovato nulla e ci sono rimaste un po' male. Si sono consolate con la visita ad una casa sotterranea: a Coober Pedy le temperature sono talmente alte che tante abitazioni, chiese, negozi, sono ricavati sotto terra, come tane. Alcune abitazioni si possono visitare, e non ci siamo fatti scappare l'occasione. Siamo entrati in una casa degli anni Sessanta, scavata a forza di piccone da una donna imprenditrice. Ambiente suggestivo, per quanto un po' pacchiano. La Grande e la Piccola sono rimaste a bocca aperta davanti alla piscina ricavata in soggiorno, e hanno adorato Helen. Helen, che custodisce la casa insieme a George (ma non sono loro i proprietari) ha un piccolo cane bianco e una passione per i bambini. Mentre noi ci godevano la visita alla casa, Helen ha fatto giocare le bambine col cane, le ha prese in braccio, ha riso con loro e ha fatto il girotondo. Io e il Papà abbiamo lasciato fare. La Grande e la Piccola si sono innamorate:- Ci trattava come una nonna...

1 commento:

  1. parlate con le mosche e spiegate loro che è buona educazione non dare fastidio agli altri! pap e mam

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