lunedì 6 luglio 2020

cin cin al nuovo inizio

TAPPA 9 - Da Viverone a Santhià 17 km 
Toccato con mano: ad ogni giornata in cui tutto va storto ne segue una in cui va tutto bene. Questa sera, in un piccolo ristorante di paese, abbiamo brindato al nuovo inizio. Il passeggino è arrivato. È simile alla nostra storica carrozza, e si è allenato allo stesso modo sulle montagne del Trentino. Sembra pronto per accompagnarci a Roma. Il Piccolo è particolarmente soddisfatto, perché il grigio gli sembra un colore più adatto ad un supereroe rispetto al rosso. Dal vecchio passeggino abbiamo tolto tutto, incluse spille e conchiglie del Cammino di Santiago, che ora fanno bella mostra di sé sul nuovo. E già che siamo in tema di collaudi, ne approfittiamo per rifare il bagaglio. Abbiamo rispedito a Trento qualche chilo. La Grande aveva ragione: lo zaino era troppo pesante. Ora abbiamo meno dell’indispensabile. Per cambiare i bambini dovrò ingegnarmi. Ma va bene così: ogni oggetto è un peso, quando tutto è sulle gambe. E se anche arriviamo a Roma con qualche macchia, sono certa che in Piazza San Pietro piangeremo allo stesso modo. Forse è adesso che siamo davvero pronti. 
Oggi siamo comunque riusciti ad arrivare in fondo alla tappa, tenendo il ritmo. Il paesaggio è di nuovo completamente cambiato. Ora siamo in pianura, in mezzo alle risaie (sì: le zanzare sono davvero fameliche come si dice) e al mais. Si cammina su lunghi sterrati, affiancati qualche volta da canali di irrigazione. Paradossalmente, dobbiamo stare più attenti all’acqua: le fontane sono molto meno frequenti e tutti abbiamo bisogno di bere con regolarità. I bambini cominciano ad apprezzare la dimensione dell’incontro: hanno conosciuto un giovanissimo pellegrino (ha un’età simile a quella della Grande e cammina insieme al nonno) con il quale oggi hanno condiviso un bel tratto, scambiandosi sogni di vita adulta e pareri sulle serie tv. Ieri sera, invece, siamo rimasti alzati fino a tardi a chiacchierare con i padroni dell’appartamento in cui abbiamo alloggiato, che ci hanno offerto una deliziosa pasta al pesto. Consigli di lettura, ricordi di gioventù, amore per gli animali. Un’altra piccola cosa è andata bene oggi: la Media, come regalo di compleanno, qualche giorno prima della partenza aveva ricevuto un bruco di macaone, vivo e particolarmente famelico. Avevamo fatto in tempo a vederlo chiudersi in un bozzolo verde prima di doverlo affidare alla sorveglianza della nonna. Oggi, a casa dei nonni che ci sembra così lontana, il bozzolo si è aperto. Abbiamo visto le foto delle ali gialle e nere che si aprivano lentamente. Prima ancora di sapere che il passeggino sarebbe arrivato, prima di sapere che avremmo proseguito il viaggio, abbiamo iniziato la giornata esultando per la nascita di una farfalla. 

3 commenti:

  1. la nascita della meravigliosa farfalla ha rappresentato il nuovo "inizio".La fatica che ha fatto la farfalla per "nascere"è stata ricompensata,anche la vostra verrà ricompensata con la meravigliosa immagine di Piazza S.Pietro.FORZA e CORAGGIO,la passeggiata RIPRENDE!!!!!Mam

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  2. La farfalla è nata, ma faceva un rumore così assordante che l'abbiamo sentita anche qui a Belluno ... c'erano addirittura fulmini e tuoni!
    Ciao Famiglia in cammino

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