domenica 5 luglio 2020

la carrozza spezzata

TAPPA 8 - Da Ivrea a Viverone 22 km 
Si è spezzato in due. Aveva percorso insieme a noi duemilaseicento chilometri sul Cammino di Santiago. Ci aveva portato su e giù per le montagne del Trentino. Si era trasformato in box per giocare, rifugio per la pioggia e per il sole, lettino. Il Piccolo lo chiama ancora “carrozza”. Ma oggi, improvvisamente, mentre lo spingevo su uno sterrato fra due campi di spighe, il nostro passeggino rosso si è rotto. Già da qualche giorno dava segni di cedimento. Prima di imboccare il pellegrinaggio verso Roma lo avevamo provato sulle montagne di casa, come sempre, e ci era parso che ce la potesse fare. Ma nella ripida discesa dal Gran San Bernardo deve aver preso un colpo sulla roccia. Da allora ha iniziato a tirare a sinistra. Bisognava continuamente correggere la direzione, il che aggiungeva una notevole fatica. Lo avevamo portato prima da un meccanico per biciclette a Pont-Saint-Martin, ma ci aveva detto che non c’era nulla da fare. Molto di più ci aveva lavorato un meccanico di Carema, che ha una grossa officina di moto ma si è preso a cuore il nostro problema. Ha passato due ore a spingere la nostra “carrozza” avanti e indietro, a sistemare bulloni, a lavorare pezzi al tornio perché entrassero meglio. Non ha voluto un soldo. Dopo il suo intervento sembrava che la situazione fosse migliorata. E invece. 
Ci dispiace davvero dover abbandonare la nostra storica “carrozza” rossa, e a questo si aggiunge anche la preoccupazione di come proseguire. Il modello è uscito di produzione. Lo cerchiamo affannosamente sui siti dell’usato, ma pare che sia diffuso solo in Trentino. Speriamo di riuscire a farlo arrivare domani, in modo da proseguire il viaggio e riuscire anche a stare nei tempi: in tutte le strutture c’è obbligo di prenotazione causa Covid, cambiare programma diventa davvero difficile. Nel frattempo tutto quello che può andare storto oggi va storto: sbagliamo strada, aggiungendo inconsapevolmente una deviazione di due chilometri in salita. Purtroppo sulla Via Francigena le indicazioni vanno nelle due direzioni. Ci facciamo ingannare da una freccia che ci rimanda per un lungo tratto verso il punto di partenza. Scherzi dell’agitazione, probabilmente. Il Papà soffre il caldo più del solito. Chiede continuamente acqua, non riesce a portare né lo zaino né il passeggino (che a questo punto va letteralmente tenuto insieme). Si ferma cercando ombra ad ogni albero, ad ogni cespuglio. Io cerco di sdrammatizzare, ma mi sembra che oltre alla “carrozza” stia andando in pezzi anche tutto il resto. Procediamo lentamente. Le ragazze litigano. Il Piccolo chiede di salire a riposarsi sul passeggino, ma devo negargli il permesso: sulla storica seduta rossa ormai non potrà salire più nessuno. Arrivo boccheggiante e sudata al termine di una salita lunghissima, tutta su asfalto bollente. Cerco di dettare a me stessa un ritmo e recito Manzoni sottovoce. Un settenario per ogni passo. Una rima per ogni respiro. Coraggio. Ancora uno. A Piverone, dietro al campanile del borgo storico, c’è una trattoria. Oggi forse è il caso di sostituire il panino a bordo strada con un vero pranzo, di riposarsi e consolarsi un po’. Mentre trangugia con soddisfazione le sue linguine ai funghi, la Grande mi guarda: «Mamma - chiede - è questo il giorno in cui va tutto storto?». Prima di partire avevo preparato i bambini. Avevo detto loro che sarebbe arrivato un giorno, durante il Cammino, in cui tutto ci sarebbe sembrato difficile e sbagliato. «Sì, amore - rispondo - ecco il giorno in cui tutto va storto». La vedo sorridere e non capisco perché. Poi me ne rendo conto: avevo anche aggiunto che sarebbe certamente seguito un giorno in cui tutto sarebbe andato per il verso giusto. Finiamo di mangiare, riprendiamo la strada. In qualche modo ci trasciniamo comunque alla fine della tappa. Domani non potrà che andare meglio.

3 commenti:

  1. il brutto tempo non dura tutto il tempo. Forza e coraggio ai cinque

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  2. Accidenti che inconveniente. Spero riusciate a risolvere la cosa nel miglior modo e in tempo utile. Buon cammino, famiglia in cammino. :)

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  3. dopo il temporale arriva sempre il sereno e il sole risplende pù di prima.Mam

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