domenica 12 luglio 2020

il primo girasole

TAPPA 15 - Da Pavia a Belgioioso 16 km 
Rivederli è stata un’emozione: all’improvviso eccoli, i girasoli. In Spagna, andando verso Santiago, ne avevamo raccolti tanti. Per noi sono il simbolo del Cammino. Anni fa, quando i passeggini erano uno in più e i figli uno in meno, era il Papà ad infilarsi nei campi per tagliare due fiori da dare alla Grande e alla Media. Tuttora mi stupisco di come non sia mai stato colto sul fatto e impallinato dal contadino di turno, che non avrebbe nemmeno avuto tutti i torti. Oggi, armate di coltellino svizzero, sono state le ragazze a portare il primo girasole di questo viaggio al Piccolo. Lui lo ha esibito con orgoglio, sollevandolo verso il cielo per il resto della tappa: «Sembra un piccolo sole» ripeteva tutto contento.
Il paesaggio sta cambiando. Le risaie sono un po’ meno frequenti, si intuisce in lontananza il profilo degli Appennini. Ci prepariamo ad affrontare il passo della Cisa. Dopo giorni di galoppate in pianura non sarà facile. Intanto ci sforziamo di far coincidere le distanze che vorremmo percorrere (per noi il chilometraggio ideale sta sulla ventina al giorno, forse poco di più) con la disponibilità delle strutture. Non è sempre facile. Tanti ostelli non hanno aperto, e questa zona è particolarmente sguarnita. Troppo forte la paura del Covid. Oggi saremmo voluti arrivare a Santa Cristina e Bissone, ma non c’era nessuna possibilità di alloggio e quindi ci siamo fermati a Belgioioso. Qui, nel castello a pochi metri dalla nostra locanda, hanno soggiornato anche Parini e Foscolo. Noi ci accontentiamo di una pensione spartana e partiamo alla ricerca della cena. Non è un’impresa facile, perché la domenica sera a Belgioioso è tutto chiuso, salvo qualche locale di pizza al taglio. Ma abbiamo un piccolo problema: sono due giorni che mangiamo solo pizza. Ieri sera a Pavia abbiamo cenato con pizza a domicilio, nell’appartamento che avevamo affittato. Preso da un attacco di fame, il Papà ha ordinato tre maxi. L’appetito dei nostri figli è sempre al di sopra del livello di guardia, ma a tutto c’è un limite, quindi ne è avanzata parecchia. L’abbiamo sfruttata per colazione. Ma ne è avanzata ancora, quindi l’abbiamo portata con noi come pranzo. Stasera nemmeno i bambini ne avevano ancora voglia. Alla fine siamo riusciti a trovare una trattoria, scampando il pericolo della quarta pizza di fila. Domani si parte prima del solito: dobbiamo recuperare la distanza che non abbiamo percorso oggi. Ma ci ritaglieremo il tempo per cogliere un altro girasole. 

3 commenti:

  1. Si come il sole ☀. Buon proseguimento

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  2. Aspettavo il tuo diario Mi ero documentata sul castello di Belgioso e sapevo già che vi avevano soggiornato Foscolo e Parini. Che fortuna percorrere i luoghi che hanno visto tali personaggi.Ma anche voi, anche se in modo diverso,sarete ricordati.Buona continuazione Zia Anna

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  3. meravigliosi i girasoli,fantastici i vostri sorrisi,le fatiche,gli ARRIVI.Lentamente ma ,a grandi passi ,arriverete al TRAGUARDO.ABBRACCISSIMI.Mam

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