giovedì 23 luglio 2020

quando canto con loro (o senza)

TAPPA 26 - Da Aulla a Sarzana 18 km 
La Famiglia in Cammino ama la musica. A casa teniamo le casse sempre accese. Chissà che ne pensano i vicini. In auto, i bambini ed io abbiamo le nostre playlist. Il Papà di solito si defila con eleganza, ma la maggior parte della famiglia passa i tragitti in auto cantando, che si tratti di Cocco e Drilli o dei Modena City Ramblers. In Cammino, in assenza di auto e di autoradio, cantiamo. Da quando siamo passati per le risaie di Vercelli, ci sono rimasti nel cuore i brani delle mondine. Se otto ore vi sembran poche, provate voi a lavorare. Spingo il passeggino e canto col Piccolo. La Grande e la Media occasionalmente mi chiedono di smettere. Più spesso si allontanano, fingendo di non conoscermi. A volte, però, sono loro ad iniziare: De Andrè per la Grande (ottimo), tormentoni estivi per la Media (qui abbiamo margini di miglioramento). Siamo in grado di superare un intero bosco senza smettere, di andare avanti per chilometri sostituendo con la voce la playlist dell’auto. Prima di partire, sapendomi inquieta alla prospettiva di rimanere senza musica, il Papà mi aveva perfino regalato una cassa bluetooth da collegare al telefonino. Ma all’ultimo è rimasta a casa: troppo pesante. Ne rimpiango costantemente l’assenza, e intanto canto insieme ai miei figli. A volte, mentre siamo seduti sulla strada col nostro panino, alzo il volume del telefono. Le richieste del Piccolo oscillano fra i brani da baby dance e Achille Lauro. A volte, timidamente, il Papà chiede i Dire Straits. È dai tempi del Cammino di Santiago che ascoltiamo «The walk of life» nelle pause, convinti che abbia un’intima connessione col nostro incedere. 
Oggi la tappa si prestava: poche salite, lunghi tratti ombreggiati, quindi abbiamo cantato. Siamo stati costretti ad una deviazione rispetto alla Francigena: il primo tratto di sentiero era troppo sassoso per le nostre ruote. Abbiamo quindi seguito la strada fin quasi a Santo Stefano di Magra, prima di immetterci sulla ciclabile verso Sarzana. Il tracciato correva a fianco di un canale pieno di ponti e di pesci, che sono stati la delizia del Piccolo e della Media. Per lunghi tratti lei ha voluto a tutti i costi spingere il passeggino, raccontando storie al fratello. In altri punti abbiamo cantato. Tra le richieste del Piccolo ricorre ultimamente la Tartaruga Sprint, residuo dello Zecchino d’Oro. Me la cantava mia mamma quand’ero piccola. Ha messo il freno a mano, e ora che va piano lontano arriverà. È il nostro inno al movimento lento. 

2 commenti:

  1. Non ho parole per commentare una famiglia super.

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  2. cantando la fatica si sente meno,bravissimi ,contiunuate così e arriverete alla meta tanto agognata.Mam

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