martedì 14 luglio 2020

il Caronte del Po

TAPPA 17 - Da Corte Sant’Andrea a Piacenza - traversata in traghetto + 14 km 
Il nostro Caronte ha preso in giro la Media, perché non è stata abbastanza veloce nel segnare i nomi di tutta la Famiglia sul registro dei passaggi. Io ci sono rimasta male. Lei, invece, ha riso di gusto: «Davvero simpatico» ha commentato un attimo dopo, mentre riprendevamo strada sulla terraferma. Alla barca sul Po avevamo pensato molte volte, quando ancora eravamo a casa. La realtà non ha deluso le aspettative. Questa mattina ci siamo imbarcati a Corte Sant’Andrea, nel punto segnato da colonne dove storicamente passavo i pellegrini. Il traghetto oggi è un motoscafo dal motore potente. Mentre noi siamo intenti a tener fermo il passeggino (ci manca solo che voli in acqua), i bambini si godono il vento in viso e sollevano le braccia, simulando il volo. Il tratto non è lungo - circa quattro chilometri, la barca impiega una manciata di minuti - ma è il momento top della giornata, che per il resto non riserva grandi sorprese. Il percorso è quasi tutto su asfalto, ed estenuante è l’ingresso a Piacenza. Il lato della strada è segnato come pista ciclabile, ma non c’è nulla (se non la segnaletica per terra) a separarlo dalla carreggiata. La periferia sembra eterna, e sussultiamo ad ogni camion che ci passa accanto, temendo che sbandi e ci travolga. Abbiamo passato il Po, cambiamo regione, cambia di nuovo tutto: negli spazi aperti non è obbligatoria la mascherina, ma il distanziamento sociale nei bar e nei negozi è osservato con grande zelo. Del resto siamo in una delle zone più colpite dal Covid. Cambia notevolmente l’inflessione della gente (è piuttosto divertente questa panoramica delle parlate regionali d’Italia), cambiano le specialità culinarie. Ma noi oggi non assaggiamo nulla: per risparmiare abbiamo affittato un appartamento in centro e quindi cuciniamo. Il Papà si esibisce in una spettacolare pasta al pomodoro fresco, e per andare in trattoria avremo tempo nei prossimi giorni. Nel frattempo, Piacenza ci accoglie con un centro storico monumentale. Il Duomo è uno splendido esempio di architettura medievale; ci fermiamo a vedere le opere scultoree della bottega di Wiligelmo, ma non riusciamo a parlare col parroco per farci timbrare le Credenziali (poco male, comunque: oggi il nostro Caronte ha apposto un bel timbro rosso). Ripieghiamo su una visita a Piazza dei Cavalli. Il Piccolo è affascinato dalle statue equestri di epoca barocca, dove tenta di arrampicarsi finché non lo prendo di peso e lo allontano. Domani tappa molto lunga, con qualche inquietudine sul meteo. I siti internet parlano di temporali sparsi. Stiamo a vedere. Nel frattempo finiamo la pasta. 

3 commenti:

  1. le regioni cambiano,leinflessioni cambiano ,la famiglia in cammino è sempre più unita e compatta.Coraggio,siete spettacolari,avanti così.Mam

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  2. Che belle emozioni state vivendo e le sto vivendo anche io seguendo passo passo il vostro viaggio con la traccia estratta da internet. Ero già a conoscenza del "guado"sul Po e della strada pericolosa che avete attraversato ma sono veramente colpita dalla vostra forza di coraggio e soprattutto dei vostri ragazzi !!!!
    Faccio sempre il tifo per voi: "forza famiglia speciale" Firmato:leonessa sempre attiva



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  3. un altro giorno, altre avventure

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