sabato 11 luglio 2020

tutta colpa sua

TAPPA 14 - Da Garlasco a Pavia 25 km 
Tutta colpa del Ticino. Se non ci fosse stato lui, con la sua corrente placida e invitante, saremmo arrivati a destinazione in tempo record. Ma il percorso di oggi passava per chilometri proprio sulle sponde del fiume: ad un certo punto è diventato impossibile resistere alla tentazione. I bambini si sono buttati in acqua, e noi con loro. L’ingresso a Pavia è spettacolare. Un lungo sterrato all’ombra, tutto sul fiume. Peccato solo che le sponde siano infestate da milioni di zanzare verdine, minuscole e affamate. Buttarci in acqua è stato anche un modo per sfuggire alle loro grinfie. Il bagno nel fiume è stato la degna conclusione di una tappa semplice, tra canali e risaie. Ormai è da giorni che siamo immersi nello stesso paesaggio, eppure non ce ne stanchiamo. Per lunghi tratti siamo passati accanto al canale Cavour, il terzo in Italia per lunghezza, che è davvero uno spettacolo affascinante. La Media, convinta che da grande farà l’ingegnere, era particolarmente interessata. E pazienza se, stando a quel che dice, vorrà lavorare nella progettazione di automobili. Tra zanzare, bagni nel fiume e soste varie arriviamo nel pomeriggio; di Pavia vediamo poco. Alla città si accede dal Ponte Coperto che era rimasto nei ricordi di Einstein. Secoli prima Petrarca, che si definiva “peregrinus ubique”, pellegrino ovunque, aveva descritto la città in una lettera appassionata a Boccaccio. Vediamo il Duomo, le torri medievali che sembrano incrociarsi nel cielo, l’università. Ci rendiamo conto che per godersi la visita alla città ci vorrebbe qualche giorno, ma noi dobbiamo ripartire domani: se vogliamo arrivare a Roma i giorni sono contati, non sono previste pause di svago. Ci sono, però, ben tre ottime notizie: la prima è che abbiamo miracolosamente trovato due camere d’aria di ricambio per la la ruota davanti del passeggino. Il meccanico l’altro giorno ha sistemato il danno come poteva, ma ha ripetuto che la riparazione potrebbe non durare molto. Avere con noi due gomme nuove, finalmente delle dimensioni corrette, ci mette al sicuro per un po’. 
La seconda ottima notizia è che siamo riusciti a comprare le bolle di sapone: Luciano le chiedeva da giorni. Per un motivo o per un altro, però, non eravamo mai riusciti a fargli questo piccolo regalo. Ha trascorso minuti felici soffiando bolle colorate nel centro di Pavia, mentre ci davamo da fare alla ricerca dei timbri per le Credenziali. A differenza di quanto avviene sul Cammino di Santiago, dove ogni bugigattolo propone un timbro, sulla Francigena tracciare il proprio passaggio spesso non è un’operazione scontata. 
La terza ottima notizia è che siamo già ad un quarto del percorso verso Roma. E abbiamo festeggiato con un cono al cioccolato. 

3 commenti:

  1. bravi,bravi,bravi;sempre più AVANTI!!!!Mam

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  2. Eccomi a fare il tifo per voi! Vi seguo ogni giorno con interesse in questa speciale e coraggiosa avventura

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