sabato 25 luglio 2020

un cebreiro al giorno

TAPPA 28 - Da Massa a Camaiore 26 km 
C’é uno scoglio al giorno, sulla via Francigena. Andando a Santiago si favoleggia di O Cebreiro, o del Pico de la Duena se si arriva da Sud. Camminando verso Roma si incontra un Cebreiro al giorno, ed é meglio non contarli. Ieri, andando a Massa, la collina era sull'ultimo tratto. Abbiamo preso la grandine, abbiamo forato. Ma i pendii sotto di noi erano pieni di vigne, quasi in verticale, dall'altura alla spiaggia. Oggi salite ce ne sono state tante. Anche sotto il sole di mezzogiorno (il Piccolo chiuso nel passeggino a pisolare), anche a scaloni. Col passeggino in spalla ho salito talmente tante scale che rischio ogni volta un conato di vomito. Anche oggi, proprio a pochi chilometri dall'arrivo e sotto il solleone, abbiamo affrontato l'ennesima salita su un sentiero in condizioni terribili e pieno di rovi. Visti i precedenti dei giorni scorsi, la nostra paura era quella di bucare una gomma. Abbiamo sollevato il passeggino perfino più del necessario. Lo abbiamo spinto con cautela. E ovviamente abbiamo forato lo stesso. Anche oggi, all'arrivo, il primo pensiero é stato trovare un negozio di bici, impresa che il sabato pomeriggio a Camaiore si é rivelata fallimentare. A cambiare la gomma ci abbiamo pensato il Papà ed io, la sera, alla luce delle lampadine frontali, con fatica e pazienza. Avevo pensato di farlo da sola, all’arrivo in ostello, ma ero troppo stanca per metter mano alle ruote: perfino questo ho imparato a fare sul Cammino. Momento di sconforto. Siamo arrivati tardi, ultimi fra gli ultimi, stanchi morti, con l'ennesima gomma a terra. E dire che questa mattina eravamo convinti di aver avuto fortuna: lo scoglio più grande del giorno era poco dopo la partenza. Abbiamo potuto affrontarlo col fresco dell’alba. Sulla cima ci aspettavano le mura di Castello Aghinolfi. Dall'altro lato, immensa e improvvisa, la vista del mare. L'arcipelago toscano, la Corsica in fondo in fondo. Ho spiegato alla Media, mentre scendevamo di nuovo a quota zero, che sull'isola di Montecristo é vietato sbarcare. Per visitarla c'é una lista d'attesa che può durare quindici anni. Vogliamo metterci in coda, appena torniamo a casa. «Mamma - si é inserito in quel momento il Piccolo - ma quanti sono quindici anni?». Sono tanti, amore mio. Fra quindici anni tu sarai più alto del Papà. «Ma io non voglio diventare così grande - ha ribadito lui - altrimenti tu e la nonna come farete a prendermi in braccio?». Anche diventando più alto del Papà, tu sarai sempre il nostro piccolino. Quindi ti coccoleremo comunque. «Ah - ha risposto lui, rinfrancato - allora va bene. Posso crescere. Ma posso fare anche un corso di nuoto?». Puoi farlo. A settembre ci informiamo. Nel frattempo, peró, raccogliamo le energie. Abbiamo appena scalato il Cebreiro del giorno, ma le salite non sono finite.

2 commenti:

  1. e anche questa è fatta. Le difficoltà fortificano

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  2. Forza e Coraggio,la Provvidenza è sempre dalla parte di chi non si arrende mai soprattutto davanti agli ostali grandi o piccoli e...la vita è una continua corsa ad ostacoli e,dopo ogni ostacolo,c'è sempre una ricompensa.Mam

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